C O M M E N T I
Riflessione sui Messaggi di Medjugorje di Don Renzo Lavatori
Messaggi...
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Messaggio a Mirjana del 2 luglio 2018
“Cari figli, sono Madre per tutti voi e perciò non temete, perché io sento le vostre preghiere. So che mi cercate e perciò io prego mio Figlio per voi: mio Figlio che è unito al Padre Celeste ed allo Spirito Consolatore; mio Figlio che conduce le anime nel Regno da cui è venuto, il Regno della pace e della luce. Figli miei, a voi è data la libertà di scegliere; io però, come Madre, vi prego di scegliere di usare la libertà per il bene. Voi, che avete anime pure e semplici, capite e sentite dentro di voi qual è la verità, anche se a volte non capite le parole. Figli miei, non perdete la verità e la vera vita per seguire quella falsa. Con la vera vita il Regno dei Cieli entrerà nei vostri cuori, ed esso è il Regno della pace, dell’amore e dell’armonia. Allora, figli miei, non ci sarà neanche l’egoismo, che vi allontana da mio Figlio. Ci sarà amore e comprensione per il vostro prossimo. Perché ricordate, ve lo ripeto di nuovo: pregare significa anche amare gli altri - il prossimo - e darsi a loro. Amate e date in mio Figlio, allora Egli opererà in voi, per voi. Figli miei, pensate a mio Figlio senza sosta, amatelo immensamente ed avrete la vera vita, che sarà per l’eternità. Vi ringrazio, apostoli del mio amore."
Commento teologico di Don Renzo Lavatori*
Il messaggio si presenta ricco di significati e di concezioni che ci aiutano nella crescita del nostro organismo spirituale: il primo aspetto riguarda il senso del regno della pace e della luce; il secondo quello importantissimo del buon uso della libertà per una scelta del bene; il terzo, come conclusione, richiama l’amore di Gesù quale fonte di vita terrena ed eterna.
1. Il regno della pace e della luce. Maria si dichiara nuovamente quale vera Madre nostra, offrendoci speranze e conforto. Ella intercede costantemente per noi, soprattutto muovendo il cuore di suo Figlio verso le nostre piccole persone: “Cari figli, sono Madre per tutti voi e perciò non temete, perché io sento le vostre preghiere. So che mi cercate e perciò io prego mio Figlio per voi”. Ciò fa capire come dobbiamo veramente sentirci figli protetti e sorretti da una tale dolce e potente Madre, vicinissima al Figlio suo Gesù, ma anche al Padre celeste e allo Spirito Santo. Lo dice espressamente: “Mio Figlio è unito al Padre celeste e allo Spirito consolatore; mio Figlio conduce le anime nel regno da cui è venuto, il regno della pace e della luce”. Queste parole si inoltrano nel mistero trinitario, mistero di comunione e di profonda intesa. Il Figlio è unito strettamente al Padre, che lo ha generato nell’eternità e lo sostiene continuamente con il suo amore paterno; a sua volta lo Spirito Santo, la terza persona divina, esprime e attua l’unione tra i due con un abbraccio di amore e di beatitudine infinita. La santissima Trinità costituisce l’essere perfettissimo di Dio, come un solo Dio che vive e si comunica in tre persone uguali e distinte. Da questo altissimo mistero noi siamo stati creati, salvati e rigenerati attraverso l’incarnazione del Figlio per volere del Padre, che lo ha mandato sulla terra, per opera dello Spirito Santo, che ha adombrato la Vergine Maria, rendendola Madre verginale del Verbo incarnato.
In tal modo il regno eterno della pace e della luce si è abbassato fino a noi, affinché noi fossimo elevati alla dignità di figli e generati dal Padre a somiglianza del suo unico Figlio per l’azione potente dello Spirito Santo. Tutto questo è avvenuto per la disponibilità di Maria, la Vergine che ha accolto le parole dell’angelo ed è stata irrorata e plasmata dallo Spirito Santo per divenire Madre di Cristo. E attraverso di lei, anche noi, se ci rendiamo disponibili, possiamo entrare a far parte, come creature redente, al regno eterno di giustizia, amore, verità e bontà. Maria ci offre uno squarcio per entusiasmare la nostra fede e portarci verso Dio, uno e trino, affinché potessimo godere dello stesso amore infinito e della stessa infinita luminosità. Quale immensa visione di splendore inaudito ma reale e fascinoso!
2. La libertà quale scelta del bene. Per poter partecipare a tale beatitudine nel regno di Dio, dobbiamo semplicemente ma radicalmente fare la scelta libera di adesione nella fede: “Figli miei, a voi è data la libertà di scegliere; io però, come Madre, vi prego di scegliere di usare la libertà per il bene”. Come è importante questa esortazione materna! Noi spesso facciamo i sordi in ambedue le orecchie e soprattutto nel nostro cuore. Per questo ci illudiamo di ottenere la felicità legando l’animo alle cose della terra, perdendo di vista il tesoro celeste del regno divino: “Voi, che avete anime pure e semplici, capite e sentite dentro di voi quale è la verità, anche se a volte non capite le parole. Figli miei, non perdete la verità della vera vita per seguire quella falsa”. Poveri noi! Perché siamo così stolti e sbadati? Risvegliamoci al richiamo di Maria, apriamo il cuore, la mente, tutti noi stessi alla grazia caduta dal cielo, per renderci degni di salire al cielo e godere per sempre l’essere divino, la gioia senza fine, la giustizia piena e la pienezza della comunione fraterna e dell’armonia universale: “Con la vera vita il regno dei cieli entrerà nei vostri cuori, ed esso è il regno della pace, dell’amore e dell’armonia”.
Svegliamoci dal sonno dello spirito e della nostra pigrizia; apriamo gli occhi e guardiamo la bellezza che ci viene offerta; superiamo la sordità per sentire e gustare la sinfonia dell’amore che ci inebria e ci colma di intensa beatitudine. Sentiamo quanto Ella ancora ci suggerisce: “Allora figli miei, non ci sarà neanche l’egoismo, che vi allontana da mio Figlio. Ci sarà amore e comprensione per il vostro prossimo”. Quante volte desideriamo la pace interiore e quale sofferenza vivere nella conflittualità e avversione con i fratelli. Quanto odio, invidia, inganni attorno a noi. Eppure restiamo imprigionati in tali turbamenti e sofferenze, mentre Maria ci presenta la via di uscita e di liberazione. Quanti sforzi pesanti dobbiamo affrontare per trovare una qualche soddisfazione, eppure nel regno dei cieli potremmo vivere la pienezza della pace e della gioia senza limiti. Come fare?
3. L’amore per Gesù fonte di vita eterna. Le parole conclusive del messaggio rivelano la via di uscita dalla tristezza e inquietudine di questo mondo. Anzitutto la Vergine ribadisce che dobbiamo pregare, perché la preghiera è lo strumento più adatto e la forza più potente per superare le prove e le avversità: “Ricordate, ve lo ripeto di nuovo: pregare significa anche amare gli altri, il prossimo, e darsi a loro. Amate e date in mio Figlio, allora egli opererà in voi, per voi”. Con le nostre deboli forze non ci è consentito di liberarci dall’oppressione e dalla depressione. Con la preghiera il nostro animo si dilata alla divina potenza, che sconfigge ogni potenza nemica e ci ridona la vita piena, la vita vera, quella eterna.
Inoltre Maria incoraggia nuovamente ad amare suo Figlio sopra ogni cosa: “Figli miei, pensate a mio Figlio senza sosta, amatelo immensamente ed avrete la vera vita che sarà per l’eternità”. Mettere Gesù al primo posto significa avere la luce che permette di orientare, vivificare, rafforzare la nostra esistenza sulla terra, pur in mezzo a tante difficoltà. Fissando lo sguardo e il cuore su Gesù, noi troveremo la fonte più pura e sicura di serenità, speranza, amore, grazia e consolazione. Se viviamo con lui, in lui e per lui, il regno di Dio già vive in noi e noi viviamo in esso, già su questa terra, in attesa di attuarlo pienamente là, dove lui, con sua Madre, assieme al Padre e allo Spirito Santo, ci attende.
O Vergine, o Madre, o preziosissima nostra mediatrice, noi siamo toccati profondamente dalle tue belle e profonde parole! Ma non basta ascoltarti superficialmente, occorre che quelle parole calino dentro di noi e siano la molla che ci risveglia e ci entusiasma per amare tuo Figlio e in Lui ogni nostro fratello e sorella. Aiutaci, o Madre nostra, ad essere pronti, coraggiosi e fiduciosi. Allontana ogni tentazione di pigrizia e di indifferenza spirituale. Accoglici tra le tue braccia e facci sentire la dolcezza, la delicatezza dei battiti del tuo cuore per noi, affinché ne siamo irrorati, rinfrancati e santificati, già su questa terra, per raggiungerti nella beatitudine celeste accanto al Figlio tuo, al Padre amabile e al radioso Spirito Santo. Amen.
Messaggio a Marija del 25 giugno 2018
"Cari figli! Questo è il giorno che mi ha dato il Signore per ringraziarLo per ciascuno di voi, per coloro che si sono convertiti e che hanno accettato i miei messaggi e si sono incamminati sulla via della conversione e della santità. Figlioli, gioite, perché Dio è misericordioso e vi ama tutti con il Suo amore immenso e vi guida verso la via della salvezza tramite la mia venuta qui. Io vi amo tutti e vi do mio Figlio affinché Lui vi doni la pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
Commento teologico di Don Renzo Lavatori*
Dopo una breve introduzione, il messaggio svolge due riflessioni sulla via, cioè sul cammino che il cristiano deve affrontare ogni giorno: la via della conversione e santità; la via dell’amore e della salvezza eterna. La conclusione costituisce un inno a Cristo, il Figlio amatissimo di Maria.
Nell’introduzione la Vergine fa capire che il suo animo è grato al Signore per il dono di averle concesso numerosi figli docili ai suoi consigli materni. Perciò ella confessa che tutto proviene dalla benevolenza divina e solo per questo viene verso ciascuno di noi con estrema disponibilità e bontà. Maria è mossa dall’amore che è Dio, Padre Figlio e Spirito Santo: “Cari figli! Questo il giorno che mi ha dato il Signore per ringraziarlo per ciascuno di voi”. Dopo queste dolcissime e sublimi parole, Maria ci sprona a scoprire le vie giuste e fruttuose del nostro cammino cristiano.
1. La via della conversione e della santità. Maria indica alcuni suoi figli che hanno accolto i suoi messaggi e si sono incamminati nel sentiero giusto che conduce alla meta della nostra pienezza di vita, amore eterno: “Coloro che si sono convertiti e che hanno accettato i miei messaggi e si sono incamminati sulla via della conversione e della santità”. Ciò significa che, se solo alcuni hanno fatto la scelta piena e definitiva di seguire le sue indicazioni materne, ne segue che molti altri sono invitati a fare la medesima scelta. A questo punto si pone la domanda basilare, che deve risuonare nel nostro intimo: io mi sono deciso di essere un cristiano convinto, coerente, coraggioso e sereno? Oppure ancora navigo tra le incertezze, il dubbio, oppure l’incoerenza di momenti di fede viva e altri momenti di fiacca e pigrizia spirituale? Qui occorre avere il coraggio di guardare sinceramente dentro di noi e saper dare una risposta sincera e totale. Purtroppo dobbiamo riconoscere che molti ancora vacillano, hanno paura, stentano di aderire in modo radicale alla sequela di Cristo. Si rimane con i piedi su due staffe: da una parte ci sentiamo attratti verso una piena vita spirituale, dall’altra il richiamo del mondo e dei suoi luccichii ancora fa presa su di noi. È giunta l’ora, sottolinea la Vergine, di non rimanere nell’incertezza, ma di impegnarsi, una volta per tutti, di seguire i suoi insegnamenti ogni giorno, senza deflettere, senza rimpianti, senza lamentele. Tutti e sempre siamo discepoli docili e volenterosi di Cristo con l’aiuto di Maria che ce lo dice con insistenza: “Figlioli, gioite, perché Dio è misericordioso e vi ama tutti con il suo amore immenso”.
Sappiamo che la conversione significa cambiare rotta o strada: da una direzione mondana, egoistica e materialistica, ad una direzione di fedeltà e di esecuzione della Parola di Gesù, con perseveranza e con fiducia. Mentre la santità comporta la chiara lungimiranza che essa non appartiene soltanto ad alcuni privilegiati, ma ad ogni cristiano, in quanto battezzato e reso discepolo di Cristo. La santità non comporta fare cose straordinarie e miracolose, ma semplicemente amare Gesù sopra ogni cosa e obbedire al suo amore senza restrizioni o comodi compromessi. Nelle piccole e grandi cose di ogni giorno, dobbiamo saper vedere e vivere l’amore incondizionato e totale per Gesù e, in Lui, per i fratelli, superando il nostro altezzoso comportamento.
2. La via dell’amore e della salvezza. La Vergine dichiara una verità fondamentale che sta a base di ogni cammino spirituale autentico: riconoscere che tutto proviene dall’amore gratuito della divina bontà, che costituisce la fonte da cui attingiamo la grazia, la forza, la luce, la gioia di vivere in Dio, con Dio e per Dio, come ha fatto Lei, la Vergine Madre: “Dio vi guida verso la via della salvezza tramite la mia venuta qui”. Meravigliosa e sorprendente realtà! Dio ci ama, uno ad uno, sia in quanto siamo sue creature fatte a sua immagine e somiglianza, sia in più perché siamo stati generati come figli suoi, il giorno del nostro battesimo, a somiglianza di Gesù, il Figlio incarnato. Questa verità, che tocca il profondo del nostro essere, cambia il nostro modo di vivere, di pensare e di agire, non più come servi oppressi e avviliti, ma come figli generosi e gioiosi. Questo è il grande annuncio che ci ha proposto Gesù e che Maria ce lo ricorda con insistenza.
Ella aggiunge un particolare interessante, dicendoci che tale via della salvezza viene a noi tramite lei. Queste parole ci fanno capire che la guida, che dobbiamo seguire con fedeltà, non è data dalle nostre idee o dai nostri desideri o sentimenti, né da altre parole umane e terrene, ma unicamente e personalmente da colui che è luce del mondo, cioè Cristo Signore: “Io vi amo tutti e vi do mio Figlio, affinché Lui vi doni la pace”. La via della salvezza è unica, non esiste un’altra ed è quella che Gesù ci ha rivelato e lui stesso ha vissuto per primo. Si tratta perciò di seguirlo e imitarlo, non solo con le nostre piccole forze, ma con la sua stessa grazia. Soprattutto la Vergine ci fa notare che il suo aiuto considerevole consiste precisamente nel condurci a Cristo. Sotto la sua protezione, la sua intercessione e la sua presenza accanto a noi, veramente la strada si fa non solo facile ma anche piacevole. L’importante che ci lasciamo avvolgere dal suo amore materno.
Nella conclusione finale ella ci offre tre gemme preziosissime: professa il suo amore per noi; ci dona suo Figlio; e suo Figlio ci porta la pace. A noi la gioia e l’impegno di accogliere le sue parole e farle fruttificare nel nostro vivere da cristiani veri e contenti.
* Don RENZO LAVATORI, laureato in teologia e filosofia, membro della Pontificia Accademia di Teologia, docente di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana e altre Università ecclesiastiche di Roma. Conosciuto per numerose pubblicazioni sui temi fondamentali della fede e per le sue trasmissioni mensili a Radio Maria.
Originale sul Blog “Messaggi di Medjugorje“ http://goo.gl/Qnwh5I
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