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C O M M E N T I


Riflessione sui Messaggi di Medjugorje di Don Renzo Lavatori
Messaggi...
 
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Messaggio a Marija del 25 aprile 2016 -

“Cari figli! Il Mio Cuore Immacolato sanguina guardandovi nel peccato e nelle abitudini peccaminose. Vi invito: ritornate a Dio ed alla preghiera affinché siate felici sulla terra. Dio vi invita tramite me perché i vostri cuori siano speranza e gioia per tutti coloro che sono lontani. Il mio invito sia per voi balsamo per l’anima e il cuore perché glorifichiate Dio Creatore che vi ama e vi invita all'eternità. Figlioli, la vita è breve, approfittate di questo tempo per fare il bene. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Messaggio a Mirjana del 2 maggio 2016

“Cari figli, il mio Cuore materno desidera la vostra sincera conversione e che abbiate una fede salda, affinché possiate diffondere amore e pace a tutti coloro che vi circondano. Ma, figli miei, non dimenticate: ognuno di voi dinanzi al Padre Celeste è un mondo unico! Perciò permettete che l’azione incessante dello Spirito Santo abbia effetto su di voi. Siate miei figli spiritualmente puri. Nella spiritualità è la bellezza: tutto ciò che è spirituale è vivo e molto bello. Non dimenticate che nell'Eucaristia, che è il cuore della fede, mio Figlio è sempre con voi. Egli viene a voi e con voi spezza il pane perché, figli miei, per voi è morto, è risorto e viene nuovamente. Queste mie parole vi sono note perché esse sono la verità, e la verità non cambia: solo che molti miei figli l’hanno dimenticata. Figli miei, le mie parole non sono né vecchie né nuove, sono eterne. Perciò invito voi, miei figli, a osservare bene i segni dei tempi, a “raccogliere le croci frantumate” e ad essere apostoli della Rivelazione. Vi ringrazio”.

Apparizione straordinaria a Ivan del 2 maggio 2016 sul Podbrdo, ore 22:00

“Cari figli, non lasciate che lo scintillio di questo mondo vi seduca: il materialismo, l’invidia, la superbia. Non lasciate che la luce del mondo vi seduca. Apritevi alla luce dell’Amore Divino, all’Amore di mio Figlio. Decidetevi per Lui: Egli è l’Amore, Egli è la Verità. Riportate la preghiera nelle vostre famiglie. Pregate di più! Le vostre preghiere mi sono necessarie, affinché possa realizzare con voi i miei piani. Grazie, cari figli, per esservi decisi anche oggi per Gesù”.

Commento teologico di Don Renzo Lavatori*


COLLEGAMENTO DEI TRE MESSAGGI IN SINOSSI

Il commento ai tre messaggi, visti in collegamento uno con l’altro, si concentra su tre elementi che notificano la originalità, la novità di ciascuno e dove si vede come la Vergine sottolinei aspetti diversi ma pur sempre in connessione, in modo da presentare una continuità tra di loro che li rende espressione di una unica persona che li ispira e li suggerisce. In fondo il pensiero è il medesimo pur nella varietà della terminologia.

1. Nel messaggio del 25/04 appare immediatamente una parola che impressiona e insieme stupisce: “il mio Cuore immacolato sanguina guardandovi nel peccato e nelle abitudini peccaminose”. Il verbo “sanguina” non si può intendere in senso fisico, in quanto ora la Vergine risiede stabilmente nella gloria celeste, in pienezza di beatitudine accanto a suo Figlio, allo Spirito Santo e al Padre. Il suo corpo glorioso non può più soffrire o patire, tanto meno sanguinare. Allora il termine “sanguina” va inteso nel valore spirituale quale modalità per mostrare la sua inquietudine e preoccupazione verso i suoi figli che non vivono la vita cristiana in maniera piena ma ancora sono soggetti ad azioni e stati di peccaminosità e di cattiveria, che li fanno schiavi dell’egoismo e del materialismo come incatenati e imprigionati nella terrenità malsana e mortifera. In tal modo vanno intesi i fenomeni, di cui si sente parlare circa alcune parti sanguinolenti di statue o icone della Vergine SS.ma. Sono segni visibili che rivelano l’animo turbato e dispiaciuto della Vergine Madre sempre protesa alla salvezza dei suoi figli e alla loro conversione alla fede ardente per il proprio Figlio Gesù. Ciò comporta da parte nostra l’impegno di prendere seriamente le parole materne di Maria al fine di non recare noi stessi simili dispiaceri al suo Cuore immacolato e insieme renderci zelanti nel condurre i peccatori e i lontani all’incontro con Cristo salvatore, unica fonte di vita e di felicità. Sono bellissime le ultime sue raccomandazioni: “il mio invito sia per voi balsamo per l’anima e cuore perché glorifichiate Dio Creatore che vi ama e vi invita all’eternità”. Sono parole di estremo valore che raccolgono tre elementi precisi per le nostre povere e misere persone: anzitutto esse offrono un balsamo, cioè non solo un conforto ma un sostegno sicuro per rafforzare la fede e la serenità dell’animo, di cui abbiamo vitale bisogno; in secondo luogo invitano a glorificare il nostro vero Dio Creatore, perché questo è il fine per cui ci ha creati e per cui dobbiamo vivere e lottare senza cercare altre glorie effimere; infine proprio dal Signore scaturisce come da unica fonte la vita vera ed eterna, l’amore infinito e assoluto che viene riversato abbondantemente su ciascuno di noi.. Sono queste tre tesori che dovremmo custodire gelosamente nel nostro cuore e non lasciarli cadere nel vuoto a discapito della nostra eterna salvezza nel regno dei cieli.

2. Nel messaggio a Mirjana del 02/05 la novità più rilevante sta nella frase: “figli miei, le mie parole non sono né vecchie né nuove, sono eterne”. Sono espressioni di un profondo significato, nel senso che ci fanno capire che quanto Ella dice non proviene da idee astratte o vaghe, né da pensieri umani e terreni, né è frutto di una sua opinione personale, ma è la manifestazione fedele e semplice della Verità unica, assoluta e imperitura, che è Cristo stesso in persona; Lui e Lui solo è personalmente e fattivamente la Via, la Verità e la Vita. Non esiste altra verità che abbia un uguale valore infinito e vitale come quella di Cristo. Pertanto la Vergine fa intendere che le sue parole non sono altro che una eco pura e una applicazione concreta dell’unica eterna Parola di verità, rivelatasi in Gesù. Ciò è di fondamentale importanza, affinché noi non confondiamo le cose, sia nel senso che le parole di Maria ci sembrino più valide e centrali rispetto a quelle del Figlio suo, sia nel senso che vadano considerate di valore inferiore o dispregiativo come fossero dettate da Lei stessa senza alcun riferimento a quelle del Figlio suo. Sono invece parole che corrispondono esattamente a quanto Gesù ha predicato e rivelato, sebbene siano usati termini semplici e inerenti alla vita concreta dei cristiani. Esse così servono a far comprendere meglio e più incisivamente il Vangelo stesso per esserne illuminati e irrorati. Perciò vanno accolte, meditate e soprattutto vissute, in quanto sgorganti dal Cuore materno di Maria in perfetta sintonia con quelle di Cristo, il Verbo della Vita che si è fatto uomo nel suo grembo verginale. Nessuna creatura umana più e meglio di Lei saprebbe tradurre e trasmettere le parole della Verità che il Figlio suo le ha impresse intimamente nel suo animo e di cui Ella è stata la persona che le ha sapute accogliere nell’intensità e totalità del proprio essere. Tra Maria e la Parola di Gesù sussiste una perfetta assimilazione in modo che ciò che dice la Madre non può essere in alcuna maniera differente o distaccato dall’evangelo portato da Gesù. Questo comporta che dobbiamo accoglierle con tutta la nostra adesione e disponibilità, nella consapevolezza che le esortazioni materne di Maria conducono sempre e necessariamente all’ascolto e alla sequela della divina “Rivelazione” attuata da Gesù. Per questa ragione esse hanno un valore indistruttibile che non può mai venir meno. Da qui si può capire come la Vergine possa dire che le sue parole sono “eterne” in quanto strettamente congiunte a quelle del Figlio di Dio fattosi Figlio suo. Ne segue un meraviglioso collegamento: Maria trasmette le parole di Cristo, il quale a sua volta le ha prese dal Padre suo e sono costantemente irrorate dallo Spirito Santo. Ella dunque ci conduce per mano affinché siamo inseriti nel mistero d’amore che unisce il Padre al Figlio nello Spirito Santo, per essere avvolti da un infinito abbraccio di misericordia, come è detto: “ognuno di voi dinanzi al Padre Celeste è un mondo unico! Perciò permettete che l’azione incessante dello Spirito Santo abbia effetto su di voi”. Che cosa possiamo pensare e sperare di più bello e beatificante? Occorre solo la nostra apertura di cuore per essere introdotti in così grande mistero di vita, amore e felicità: “Siate miei figli spiritualmente puri. Nella spiritualità è la bellezza: tutto ciò che è spirituale è vivo e molto bello”.

3. Nel messaggio a Ivan del 02/05 appare di particolare rilievo una frase che ritengo sia sempre attuale e fondamentale: “non lasciate che lo scintillio di questo mondo vi seduca”. Cosa significa “lo scintillio”? Il termine esprime bene una duplice realtà: “da una parte sottolinea che alcune cose della terra sono affascinanti e seducenti perché brillano di luccichio come fossero molto preziose; dall’altra parte lo scintillio produce una luce inconsistente e intermittente, per cui non costituisce una illuminazione che abbraccia l’esistenza dell’uomo, ma solo alcuni lampeggiamenti che lì per lì incantano quasi abbagliando, ma poi lasciano sopraggiungere la tenebra e il vuoto disorientante. Questo è l’inganno che scaturisce dalle false luci che si diffondono nel mondo e che purtroppo attirano a sé molte farfalline vaganti che si aggirano attorno e si lasciano attrarre ma poi vengono bruciate come cenere sparsa. Fuori parabola si può affermare che questo scintillio è la truffa in cui cadono alcuni atteggiamenti umani basati unicamente nel “materialismo, l’invidia, la superbia”. Di fatto spesso le creature umane si lasciano avvincere fino ad essere accecate, pensando stoltamente che quel luccichio sia la luce vera, che appaga l’occhio e seduce il cuore, mentre sono lumi fatui e passeggeri, che non possono soddisfare le profonde aspirazioni dell’animo. Per cui succede il paradosso che andiamo a cercare scintillii sempre più rilucenti nella illusione di trovare la soddisfazione ricercata ansiosamente, ma invano; anzi la mente e il cuore restano maggiormente sconvolti e delusi nell’amarezza interiore e anche nella disperazione. Ciò vale non solo per le grandi utopie umane, ma anzitutto per la nostra vita quotidiana dove mettiamo al primo posto non la luce della Verità che porta la vita, ma le piccole luci a cui attacchiamo i nostri interessi e ci affanniamo per poterli raggiungere, come la carriera, la ricchezza, il benessere sfrenato, l’applauso degli altri, la corruzione, l’egoismo, il successo. Poveri noi, esseri ingannati e sedotti da questi bagliori effimeri, senza renderci conto che perdiamo non solo la gioia dell’esistenza pura e giusta su questa terra, ma soprattutto rischiamo di essere travolti dalla stoltezza di perdere la beatitudine eterna. La Madonna è qui propriamente per risvegliarci da questi miraggi terreni e menzogneri, indirizzandoci insistentemente verso la Luce intramontabile e portatrice di vita eterna, che è Cristo vero Dio e nostro Redentore e Salvatore: “non lasciate che la luce del mondo vi seduca. Apritevi alla luce dell’Amore Divino, all’Amore di mio Figlio. Decidetevi per Lui: Egli è l’Amore, Egli è la Verità”.

Ti siamo grati, Vergine Madre, che ci offri ogni volta l’occasione propizia di non perderci dietro a fatue illusioni, ma di orientare il nostro sguardo, la nostra mente, i nostri sentimenti e desideri, tutti noi stessi e la nostra vita alla persona di Gesù che ci salva e ci fa vivere già su questa terra un’esistenza serena e fiduciosa per poi condurci alla beatitudine eterna del Cielo. Riconosciamo di essere figli piuttosto caparbi e testardi, illudendoci di poter costruire un mondo migliore con le sole nostre forze e cercando soltanto i beni materiali, mentre tu ci fai capire che tutto ciò è impossibile se non ci aggrappiamo a Gesù tuo Figlio che unicamente ci pilota alla vera pace e alla nostra perfezione completa. A Lui siano onore e gloria nei secoli assieme al Padre e allo Spirito Santo. Amen


Messaggio a Mirjana del 2 marzo 2016

“Cari figli, la mia venuta a voi è per voi un dono del Padre Celeste. Per mezzo del suo amore vengo per aiutarvi a trovare la via verso la verità, a trovare la via verso mio Figlio. Vengo a confermarvi la verità. Desidero ricordarvi le parole di mio Figlio. Egli ha pronunciato parole di salvezza per il mondo intero, parole d’amore per tutti, l’amore che ha mostrato col suo sacrificio. Anche oggi però molti miei figli non lo conoscono, non vogliono conoscerlo, sono indifferenti. A causa della loro indifferenza, il mio Cuore soffre amaramente. Mio Figlio è sempre stato nel Padre. Nascendo sulla terra, ha portato la Divinità, mentre da me ha assunto l’umanità. Con lui la Parola è giunta in mezzo a noi. Con lui è giunta la Luce del mondo, che penetra nei cuori, li illumina, li ricolma d’amore e di consolazione. Figli miei, possono vedere mio Figlio tutti quelli che lo amano, poiché il suo volto è visibile attraverso le anime che sono ricolme d’amore verso di lui. Perciò, figli miei, apostoli miei: ascoltatemi! Lasciate la vanità e l’egoismo. Non vivete soltanto per ciò che è terreno, materiale. Amate mio Figlio e fate sì che gli altri vedano il suo volto attraverso il vostro amore verso di lui. Io vi aiuterò a conoscerlo il più possibile. Io vi parlerò di lui. Vi ringrazio”.

Commento teologico di Don Renzo Lavatori*


L’avvio del messaggio riguarda la missione di Maria di venire in mezzo a noi in quanto mandata dal Padre, come aveva già detto altre volte. Ma ora aggiunge un elemento nuovo sottolineando che ciò è frutto di “un dono del Padre celeste”. La sottolineatura è illuminante facendoci capire che tutto procede dalla generosità paterna di Dio, dal suo volersi donare alle creature umane precisamente inviando la sua amatissima figlia e serva, Madre verginale del Figlio, sposa castissima dello Spirito Santo. Maria dunque è un “dono prezioso” che il Padre ha riservato per noi suoi figli al fine di assisterci e sorreggerci nel cammino quotidiano della fede e della carità. Da qui la nostra gratitudine filiale a tanto amore del Padre celeste e insieme il nostro impegno di accogliere amorevolmente un simile dono e farne tesoro.

1. Ci si chiede particolarmente in che cosa consista la missione mariana di venire fra di noi. Ella lo spiega molto bene: “vengo per aiutarci a trovare la via verso la Verità, a trovare la via verso mio Figlio”. Qui si intravede luminosamente come al suo amore materno stia a cuore che noi ci orientiamo verso il Figlio suo, ci uniamo a Gesù, per poterci accogliere così tra le sue braccia, come ha fatto con Gesù. Non esiste altro scopo più bello e avvincente di questo! Ella ci indirizza non a sé stessa ma a suo Figlio, perché Lui è la verità e la luce del mondo. Non c’è altra verità o altro valore più vitale e immortale di quella Verità che è Gesù in persona, il Figlio di Maria e Figlio di Dio, il Verbo incarnato. Su questo aspetto dovremmo riflettere a fondo per essere autentici discepoli di Gesù, innamorati della sua bontà e bellezza, della sua santità e del suo amore infinito. Lo dice espressamente sua Madre: “Egli ha pronunciato parole di salvezza per il mondo intero, parole di amore per tutti, l’amore che ha mostrato col suo sacrificio”. Maria ci prende per mano e ci conduce da Gesù, perché solo Lui è il vero e totale Salvatore dell’umanità desolata e peccatrice, schiava della morte e del maligno. Non dovremmo perdere mai di vista il primato che spetta a Cristo. Purtroppo, e qui trapela l’amarezza del cuore materno: “molti miei figli non lo conoscono, né vogliono conoscerlo, sono indifferenti” Perché succede questo? Perché tanta ingratitudine e durezza di cuore? Non basta pensare a coloro che hanno rifiutato la fede e che sono stati traviati sulle strade dell’egoismo e della corruzione, ma anche ai suoi figli più vicini. Quante volte noi stessi ci allontaniamo dal fervore della fede, dalla pratica religiosa convinta, dall’ascolto attento della Parola di Dio, chiudendoci nel nostro piccolo mondo personale e lasciandoci assorbire dai nostri problemi quotidiani, illusi di poter risolvere ogni cosa con le sole forze umane così deboli e inefficaci. Ci dimentichiamo che Lui solo ci dona la grazia e la luce di superare ogni volta le contrarietà anche più gravi, rendendoci conto che siamo i suoi prediletti e che per noi ha donato la vita sulla croce. Perché Gesù resta alle volte così lontano dal nostro cuore e dalla nostra mente? Di fatto Egli non sta più al primo posto nella nostra vita e nelle nostre faccende convulse e agitate, lo emarginiamo al di fuori, nell’isolamento come fosse un estraneo, mentre dovrebbe essere la persona più importante per noi in quanto è il nostro Redentore e Salvatore. Povero Gesù! E povera Madre sua! Il richiamo deve scuotere tutto il nostro essere da cima a fondo, tutte le nostre capacità e virtualità per intraprendere un cristianesimo più vivo, più totalizzante, più generoso. Si tratta in fondo di un’unica cosa: basilare: lasciarci avvolgere dal suo amore ed effondere su di Lui tutto il nostro amore, il trasporto interiore di entusiasmo e di affidamento. Uniti a Lui veramente l’esistenza umana assume un sapore diverso, molto più soave e sereno, prende un colore più luminoso e piacevole, portando nel nostro cuore la fiducia e la gioia della sua presenza e delle sue carezze. Con Gesù si vive meglio e stando accanto a Maria se ne capisce e se ne apprezza tutto il valore e la bellezza.

2. A questo punto il messaggio espone in maniera semplice ma profonda e veritiera il mistero cristologico, cioè l’evento della incarnazione del Verbo di Dio nel grembo verginale di Maria. Ella dichiara che suo Figlio anzitutto è Figlio eterno di Dio Padre, a lui consustanziale nella divinità e strettamente congiunto a Lui: “mio Figlio è sempre stato nel Padre”, non si è mai separato dal Padre, pur diventando uomo e condividendo l’esistenza umana. Maria è la creatura prescelta per donare la sua carne verginale affinché il Figlio di Dio potesse divenire perfettamente uomo e Figlio di Lei. Mirabile e insondabile mistero della divina onnipotenza e sapienza! Tutto si è potuto attuare in virtù dell’intervento dello Spirito santo, che ha adombrato la Vergine in modo che da Lei germogliasse il fiore più bello e santo sulla terra: il Figlio di Dio fatto uomo, Gesù Cristo. Da quel momento è totalmente cambiata la storia umana, si è capovolto il suo orizzonte e si è iniziato un cammino di liberazione e di guarigione per tutto il genere umano, affinché dalla schiavitù del peccato e della morte potesse godere della vita di grazia eterna e felice in partecipazione della vita stessa di Cristo. Da servo oppresso dall’angoscia e dalla cattiveria l’uomo è passato ad essere figlio amato e benedetto, perdonato e redento dal Padre celeste per mezzo del Verbo incarnato nella potenza dello Spirito Santo. Maria lo afferma con chiarezza: “la sua Parola è giunta in mezzo a noi” e noi l’abbiamo potuta ascoltare, accogliere nella mente e nel cuore per esserne inebriati. Ancora Ella dice: “con lui è giunta la Luce nel mondo”, in modo che l’umanità non fosse più sotto il potere delle tenebre e dell’oscurità, ma potesse essere illuminata nel bene e instradata verso la vita e la felicità eterne. Proprio Lui, Gesù, condividendo la nostra stessa esistenza terrena, ha trasformato l’umanità intera rendendola partecipe della sua stessa divinità e santità. Il volto della terra si è irrorato e abbellito, è tornato a risplendere e a rifiorire di fulgore. In ciascuno di noi rifrange la luce del volto stesso di Gesù, che si diffonde sulla faccia della terra, affinché ogni persona umana possa riconoscerlo e seguirlo per essere ricolmata del suo amore. Per questo dobbiamo anche noi riempirci di amore verso di Lui, senza compromessi o pregiudizi, ma semplicemente e totalmente diciamogli: ti voglio bene, mio dolcissimo e amabilissimo Salvatore! A te il mio amore e la mia adorazione, tutto lo slancio del mio animo. Senza di te non posso vivere né posso fare nulla di buono. Voglio restare avvinto a Te, mia gioia e mio conforto. In questo modo veniamo trasfigurati ogni giorno di più in Cristo per essere a nostra volta strumenti della sua luce tra gli uomini. Ascoltiamo attentamente le parole della Vergine: “figli miei, possono vedere mio Figlio tutti quelli che lo amano, poiché il suo volto è visibile attraverso le anime che sono ricolme d’amore verso di Lui”.

3. O Vergine madre, vorremmo essere noi i tuoi figli testimoni nel mondo della luce di tuo Figlio, affinché l’umanità, immersa ancora tra le tenebre e la malvagità di tanti malanni e sofferenze sia fisiche che spirituali, familiari e sociali, possa tornare a rivedere la luce che splende in Cristo tuo Figlio e costruire un mondo più giusto, buono e salutare. A Lui, il Signore e Salvatore, che unicamente può donare pace e speranza agli uomini, sia onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. Tu, o Vergine santa, continua ad aiutarci perché si compia la venuta del regno di tuo Figlio, regno di amore e di verità. Di questo ti siamo infinitamente grati e ti diciamo con tutto lo slancio del cuore che ti vogliamo ascoltare ed essere figli tuoi docili e forti. Resta con noi in questi tempi difficili e sconvolti. Grazie per essere nostra Madre amorevole. Tu sei “il dono prezioso” che Dio nostro Padre ha fatto a noi poveri figli suoi e noi ti custodiamo gelosamente e ti stiamo sempre vicini. Con Te e dietro la tua guida, ci sentiamo al sicuro. Grazie, o clemente, o dolce Vergine Maria.





* Don RENZO LAVATORI, laureato in teologia e filosofia, membro della Pontificia Accademia di Teologia, docente di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana e altre Università ecclesiastiche di Roma. Conosciuto per numerose pubblicazioni sui temi fondamentali della fede e per le sue trasmissioni mensili a Radio Maria.

Originale sul Blog “Messaggi di Medjugorje“ http://goo.gl/Qnwh5I


 
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