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MARIA CHE SCIOGLIE I NODI


Ogni sabato notte, dalle 2,30 alle 3,00 nella Basilica di S. Anastasia al Palatino vi è l'iniziativa che ormai è in uso da qualche anno di dire il Santo Rosario davanti alla immagine di Maria che scioglie i nodi. Vi è un notevole concorso di persone non solo dalla città di Roma e dalle vicinanze, ma anche da altre parti d'Italia, come dal sud e dal nord. Di fatto si sono riscontrate delle grazie dovute alla intercessione materna di Maria, per cui alcuni hanno trovato la soluzione di molti problemi o situazioni imbrogliate. Prima di iniziare la preghiera, le persone annodano dei fili e li pongono ai piedi della Madonna, con la fiduciosa e filiale certezza che Ella potrà sciogliere quei nodi, i quali sono umanamente insolubili. In tal modo si manifesta concretamente il senso di quella preghiera. L' immagine raffigura Maria al centro , accanto alla quale nella parte destra vi è un angelo che tira dalla terra una corda piena di nodi ; Maria la prende tra le sue mani e scioglie quei nodi; poi disciolta la passa a un altro angelo sulla sinistra, il quale getta la corda liberata sulla terra.

 

I nodi indicano quelle situazioni umane o stati d’animo che comportano un groviglio di difficoltà e di complicazioni umanamente insolubili e che sono disseminati lungo il nostro vivere quotidiano, causando sofferenza, angoscia e persino disperazione.
La Vergine Maria offre la sua mano materna e la sua ingegnosa sensibilità per dissolvere e risolvere tali nodi in modo che le creature umane a Lei devote possano ritrovare la fiducia e la serenità del cuore.
Le ragioni, per cui la Madonna si presta benevolmente a svolgere questo prezioso ruolo a favore dei suoi figli, si trovano anzitutto nel suo animo attento e generoso verso i problemi e gli intrighi in cui versano tante persone, ma anche nel fatto che Ella per prima ha dovuto affrontare più volte gravi disagi e inconvenienti lungo la sua vita terrena, come ci raccontano gli Evangeli. Per questo può comprendere e compatire i grovigli e gli imprevisti dell’umana esistenza. Basta ricordare numerosi nodi che Maria Santissima ha dovuto fronteggiare e superare in alcuni momenti del suo percorso storico. Ne vediamo i più significativi.

1. Con la sua Immacolata Concezione ha sciolto mirabilmente il nodo fondamentale e perverso del peccato originale, che costituisce il laccio più duro e opprimente per gli esseri umani. Ella, per grazia di Dio, è stata preservata da questo grosso intreccio fin dal primo istante del suo concepimento nel grembo della madre. In tal modo collabora allo scioglimento di tale nodo tremendo, donandoci il Figlio suo benedetto, che ha distrutto il potere malefico di Satana restituendo all’uomo la dignità e la libertà di figlio adottivo di Dio.

2. Con la Verginità unita alla Maternità, Maria ha dissolto un altro nodo umanamente insolubile, perchè da un punto di vista umano non è possibile congiungere lo stato verginale e quello materno. Lei, invece, per opera dello Spirito Santo, ha potuto conservare totalmente la Verginità e insieme attuare perfettamente la Maternità divina. Un meraviglioso superamento di un intreccio per se stesso insormontabile.

3. Nella sua Visita ad Elisabetta ha cooperato a sciogliere il nodo che legava la lingua del muto Zaccaria, padre di Giovanni Battista, portando in se Gesù il Salvatore. In forza della sua presenza Maria ha sollecitato la fede di Zaccaria, il quale ha riconosciuto l’azione divina e ha benedetto con la propria voci il Signore Dio d’Israele.

4. Nella Presentazione di Gesù al Tempio, offrendo il Bambino all’anziano Simeone, Ella ha disciolto l’attesa che il vecchio portava nel proprio cuore. Infatti egli aspettava di vedere la salvezza del suo popolo prima della morte. E’ stato accontentato e ha ottenuto la vera gioia e la pace.

5. Anche nelle Nozze a Cana di Galilea, Maria ha risolto efficacemente lo spiacevole inconveniente in cui si sono imbattuti gli sposi per la mancanza del vino. Proprio Lei, la Madre di Gesù, ha chiesto al Figlio di intervenire e ha ordinato agli inservienti di fare ciò che Lui avrebbe detto. Ha procurato così il miracolo di cambiare l’acqua in vino, ridonando alla festa nuziale il godimento e l’allegria conviviale.

6. Quando Maria stava sotto la Croce, mentre il Figlio suo viveva gli strazianti momenti prima di esalare l’ultimo respiro tra atroci supplizi, Lei accetta di accogliere il discepolo come suo figlio, secondo il volere supremo di Gesù. Ella compie questo eroico atto con totale disponibilità e con il suo grande cuore di Madre. In tal modo risolve la difficoltà e l’amarezza in cui versava l’animo del discepolo, ormai solo e privo del Maestro. Prendendolo con se quale figlio diletto, in sostituzione del proprio Figlio morente, Maria dona a lui la forza e la fiducia di affrontare la missione a cui Cristo lo aveva chiamato. Mistero insondabile di amore!

7. In ultimo la Vergine ha slegato il nodo finale e tenebroso della morte con la sua Assunzione al Cielo in anima e in corpo. Ella costituisce la primizia di coloro che hanno sconfitto il dominio pauroso della morte in virtù del sacrificio redentore di Cristo sulla Croce e della sua risurrezione. Con Lei anche noi tutti potremo dissolvere l’enigma della morte, che non ha più alcun potere su di noi. Maria dimostra realmente che Lei per prima, dopo Cristo, ha compiuto un tale superamento e ci accompagna affinchè anche noi possiamo sciogliere questo ultimo pesante nodo e raggiungere la beatitudine celeste.

Maria, la Madre di Cristo e Madre nostra, ancora oggi è sempre pronta a sciogliere i nodi più intricati e aggrovigliati, se noi ricorriamo con filiale affetto al suo pietoso soccorso. I fatti lo stanno a testimoniare con la preghiera di ogni sabato notte nella Basilica di Santa Anastasia al Palatino.
 

 

Don Renzo Lavatori

 

 

 

 

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