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Approfondimenti

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CHIESA RETTORIA

 S. PAOLO

ALLE TRE FONTANE

Via Acque Salvie, 1  Roma

in collaborazione con il

settore NUOVI CULTI

 Vicariato di Roma

 

La Vergine Maria e il diavolo negli esorcismi

 

di P.Francesco Bamonte

Prefazione di Don Renzo Lavatori

 

1. Le riflessioni di Don Renzo Lavatori

Questo libro, P.Francesco Bamonte, me lo ha fatto leggere in anticipo perché io potessi raccogliere alcune riflessioni ed alcuni effetti benefici.  In realtà con la lettura del testo posso dire che tutto questo è accaduto, per cui io ve lo presento con molta semplicità, più che fare grandi ragionamenti, come avevo fatto in altri momenti sulla demonologia, mi fermo su questo volume che è stato pubblicato lo scorso 2010, "La Vergine Maria e il diavolo negli esorcismi", e che già è arrivato alla seconda edizione. 

Io mi fermo sotto quattro angolazioni, da cui ho potuto ricavare elementi di intensa meditazione e di interiore compiacimento  a mano a mano che procedevo nella lettura. 

 

Il primo aspetto è questo: sono sorti nel mio animo alcuni sentimenti che hanno colpito beneficamente il mio spirito perché... e qui la paradossalità comincia subito, ho potuto contemplare la grandezza e la bellezza di Maria, ma in una maniera così luminosa ed incisiva che dico sinceramente non mi era mai capitato prima.  Certamente son cose risapute, dato che io insegno anche Mariologia ed ho scritto diversi articoli, intorno al mistero della Vergine santa, ma in questo libro sono descritte con una vivacità e una icasticità  che illumina l'animo e la mente, suscitando profonde emozioni di ammirazione e amore verso la Vergine Santa.  E questa raffigurazione luminosa di Maria ce la dà,  non un teologo, non un mariologo, non un santo, non un mistico, è il diavolo stesso.  Ecco la stranezza! Il diavolo stesso si esprime attraverso l'esorcismo, con delle espressioni meravigliose e profondissime, intorno a Maria anche se lo fa, come vedremo, con grande fatica perché Maria è la sua nemica.  Infatti quando deve parlare di lei, da una parte è in qualche modo costretto a riconoscerla nella sua grandezza sconfinata di amore di Dio, di santità, dall'altra parte,però,  non la vorrebbe vedere, non la sopporta, giunge fino a bestemmiarla e ad odiarla, anche con parole alquanto pesanti.   

Paradossalmente si verifica questo strano fenomeno: dai racconti turbolenti degli esorcismi, emerge nella sua altezza e nella sua magnificenza, la figura purissima e splendida della Madre di Dio, di fronte alla quale si resta come abbagliati e affascinati.  Si potrebbe dire che davanti alle tenebrose manifestazioni sataniche appare con maggior fulgore Colei che è stata prescelta in forza della sua santità, a svergognare e a smascherare la bruttezza e la meschinità di Satana.

Per questa ragione, da una parte si resta ammirati dalla bellezza sconfinata di Maria, dall'altra parte proprio da questi racconti nasce una terribile rappresentazioni del maligno, che si mostra repellente e misero, debole e sconfitto, pur nella ferocia e nella bruttezza della sua rabbia e del suo odio implacabile e blasfemo.  In effetti, il risultato è ottimo perché Satana ne esce ancora più abbruttito e schifoso, provocando reazioni di repulsione e di disgusto. Il lettore viene stimolato nella lotta e nella disapprovazione verso il diavolo e verso  tutte le sue manovre, in modo da non lasciarsi sedurre in alcuna maniera né essere ingannato.  I suoi occhi (di chi legge)  si aprono alla chiara visione di una realtà mostruosa e negativa, di cui è bene diffidare e non lasciarsi assolutamente illudere.  

Ne segue un invito pressante e sereno ad amare con tutto il cuore la Vergine Maria,  (da queste pagine nasce veramente un entusiasmo per lei) e, attraverso di lei, il cuore si apre ad amare il suo diletto Figlio Gesù Cristo, perché lei porta Lui, nel momento in cui maggiormente si evidenza la  bellezza di Maria, si capisce ancora più profondamente la grandezza di Gesù, che è suo Figlio, ma è anche il Figlio di Dio fatto uomo.  Il lettore perciò trova dentro di sé tante movenze che lo spingono efficacemente ad una preghiera e ad un affidamento sempre più totale e intimo verso Maria Santissima, per restare avvinto al suo materno soccorso e respingere ogni seduzione diabolica.  Si tratta in fondo di impostare un cammino autenticamente cristiano nella piena fedeltà a Cristo e al suo amore nell'obbedienza e docilità alla sua Parola e alla volontà del Padre, nella confidenza  filiale a sua Madre.

Infatti queste pagine suscitano il desiderio di aggrapparsi a Lei e nasce quasi spontanea un "Ave Maria" , si riscopre la bellezza della preghiera mariana e in particolare il Rosario. 

 

Il secondo aspetto che vorrei mettere in evidenza è il seguente.

Ai sentimenti che vi ho detto con molta semplicità, si accompagnano alcune considerazioni teologiche di grande rilievo su argomenti così delicati e complessi come la mariologia e la demonologia, che sono due scienze teologiche molto forti e complesse, ma in questo libro si trovano a fianco a fianco, come la luce che fa vedere per contrasto  le tenebre, e le tenebre che fanno sempre più scoprire la grandezza della luminosità.

Si nota con chiara precisione la dimensione mariana dell'economia salvifica, perché il libro fa vedere la presenza e l'azione di Maria lungo tutto il percorso della storia della salvezza: dalle origini con la creazione alla pienezza dei tempi con l'incarnazione del Verbo, la sua opera di redenzione con la morte e la risurrezione, lungo il cammino della Chiesa fino alla parusia finale.  E il diavolo lo dice, senza vergogna, anche se con grande repulsione! Nasce qui una conclusione teologica di grande valore. Non si può comprendere a pieno il progetto divino di amore per salvare l'umanità se non si tiene nel giusto conto la realtà di Maria.  Ella resta certamente subordinata all'azione principale del Verbo incarnato, tuttavia ne è pienamente coinvolta in modo così stretto e vitale, che non la si può dimenticare o emarginare.  Se lo si fa è la fine per l'uomo, perchè satana prende il sopravvento, e da questi racconti si capisce benissimo.  Satana a volte risponde proprio agli uomini con espressioni forti: quando dice:  se voi sapeste…stupidi, stupidi.. quanto vi ama Maria..voi vi aggrappereste a lei ed io sarei sconfitto, ma voi non lo fate perché siete stupidi…

 Ne consegue la cooperazione insostituibile di Maria all'evento centrale di Cristo Redentore e al suo  dispiegarsi efficacemente lungo il percorso storico.  Ella si presta generosamente e totalmente a tale altissimo compito: collaborare con  il Figlio affinché nessuna delle creature umane si perda,   non se ne distacca mai né si mostra reticente, non si arrende mai!  Anzi appare con evidenza la sua disponibilità e la sua sottomissione alla volontà di Dio, perché questo è il volere del Padre, che noi veniamo salvati dal Cristo suo Figlio, questa è l'opera che Lei porta a compimento: il progetto di Dio, tutto il resto è vanità.  Ella è come  avvinta da  questo intento profondo e non se ne può distaccare, anzi la porta a dispiegare le sue forze nell'assistenza maternamente premurosa verso i figli redenti dal Figlio suo, che possono sempre lasciarsi ingannare dal maligno.  Da quì la sua preoccupazione di vera madre!  Per il cristiano ciò costituisce certamente un grande conforto e una serena fiducia. 

Questo è il dato di fatto incontrovertibile, che suscita meraviglia e sorprendente gioia.  Il cristiano non può lasciarsi sopraffare dalle forze avverse, perché con lui combatte anche Maria e con Maria è unita la comunità dei credenti, la Chiesa, gli angeli, i santi,   la Trinità santissima, nella potenza della redenzione compiuta da Cristo. Sono queste le positività che scaturiscono da tali esperienze esorcistiche.  Il bene prevale sul male, la verità sulla menzogna, l'amore sull'odio, l'umiltà sull'orgoglio.  Allora sorge spontanea la preghiera di lode e di ringraziamento al Signore, l'onnipotente e il vittorioso, nostro Salvatore, che ci ha donato e ci ha messo accanto la sua amorevole Madre.

In un venerdì santo, in cui   P.Bamonte faceva un esorcismo,  il diavolo ha detto: non vi rendete conto ciò che ha fatto il crocifisso donandovi una madre come Maria?! L'ultimo dono di Cristo innalzato sulla croce!  Dobbiamo riscoprire questa forza spirituale che possediamo, non per i nostri meriti, ma perché così ha voluto Gesù.  Ma di tutto questo noi, suoi discepoli, prescelti e amati da Cristo, non ce ne curiamo e non non ce ne rendiamo conto. 

 

Ora entriamo nel terzo aspetto.

C'è una perfetta corrispondenza tra quanto viene descritto dal libro e i dati della rivelazione cristiana.  Nei Vangeli infatti vediamo più volte come Satana riconosca la divinità di Cristo e la manifesti con turbamento e timore, secondo quanto viene detto nei resoconti degli esorcismi:

Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare:  "Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio". Mc 1,23-24  Lo spirito immondo fa una perfetta professione di fede, ma più che di fede un riconoscimento razionale.  D'altra parte Gesù lo minaccia, ordinando a lui di uscire dall'uomo e di non tornarvi più. Egli dice: "Taci! Esci da quell'uomo".E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. (Mc 1,25-26).

Il sapere cristologico dei demoni non è contraddetto da Gesù, ma riconosciuto valido e confermato anche da altri passi in cui si usano i medesimi termini.  Dunque la conoscenza dei demoni si riferisce all'aspetto decisivo centrale della persona di Gesù, alla sua relazione filiale con Dio. Però Gesù proibisce loro di parlare e ce lo riferisce Marco: "Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. (Mc 1,34)

Perché questa proibizione di Gesù di non diffondere una verità giusta? In fondo i demoni facevano una rivelazione della realtà di Cristo che nessun giudeo, né gli istruiti della legge erano in grado di fare, e neanche i discepoli potevano farlo con questa precisione. 

Tale proibizione non è diretta contro il contenuto di ciò che dicono i demoni, (dicono la verità) ma contro il modo di manifestarlo, perché la vera conoscenza di Gesù comporta anche la sua sequela, l'accettazione della sua presenza e della sua opera salvifica, cioè significa aprire il cuore verso di Lui, seguirlo e amarlo, e questo secondo aspetto i demoni non accettano.  Essi restano al di fuori dell'autentico rapporto con Cristo perché lo odiano e non possono essere validi strumenti per una vera testimonianza su di Lui, non possono essere araldi del Vangelo, perché non lo vogliono riconoscerlo come dovrebbero riconoscerlo e sottomettersi a lui  conoscono Gesù, ma non lo accettano né tanto meno lo amano, anzi lo disdegnano e lo detestano.  Da qui la loro condanna. 

Similmente, agiscono con Maria.  Essi, come vediamo in questo libro, ne svelano le doti e la sua infinita grazia,  la santità e l'umanità, le sue prerogative uniche, come l'Immacolata Concezione, la Maternità Verginale, la sua cooperazione alla redenzione, tutto svelano di lei in maniera perfetta, precisa, come nessun teologo e mistico è riuscito a fare, mostrando una lucidità interiore impressionante su quello che riguarda le caratteristiche fondamentali di Maria, ma portano verso di lei un odio incontenibile e velenoso.  La vorrebbero annientare se potessero.  Per questa ragione si oppongono alla sua azione e la considerano la donna distruttrice del loro impero. Ne risulta una perenne conflittualità tra gli uni e l'altra.  Il libro ne mostra una chiara e sorprendente convalida.  

Anche nei Padri della Chiesa si affermano le medesime cose.  Basta per tutti la citazione di Agostino. [1] Egli precisa che i demoni, prima della loro colpa, avevano la sapienza, anche se non si conosce in quale misura, se uguale o inferiore agli angeli buoni.  Essi, allontanatisi dalla luce, (e la luce vera è quella di Dio)  hanno rifiutato la beatitudine, pur conservando la vita razionale in modo insipiente.  Gli angeli buoni invece hanno conservato la conoscenza e l'amore verso Dio, quindi la sapienza, i demoni invece hanno mantenuto una certa conoscenza, ma non l'amore per cui sono stolti ed ignoranti.  Infatti possiedono la scienza senza carità; ma la scienza priva della carità, non giova a nulla, [2]   anzi diventa un atteggiamento di superbia ricolma di vuoto gonfiore che rende i diavoli ottenebrati e chiusi alla verità, anche se la riconoscono.   Conoscono Dio, Cristo, la Vergine, ma li disprezzano e li combattono ferocemente.  Da qui la loro stoltezza e durezza di cuore. 

Nel Magistero della Chiesa, in particolare nel Concilio Vaticano II, si parla più volte del diavolo; si mette in rilievo il rapporto tra lui e Maria, in riferimento al legame tra il serpente e la donna della Genesi.  Alla luce della rivelazione di Cristo, dice la Lumen Gentium  "Maria viene già profeticamente adombrata nella promessa, fatta ai progenitori caduti in peccato, circa la vittoria sul serpente" (LG 55).  Inoltre mettendo in parallelo Maria ed Eva vuole illustrare la cooperazione di Maria all'evento della salvezza, con la sua fede alla Parola di Dio in contrasto con Eva che ha collaborato alla caduta originale con la sua adesione al serpente, credendo più alle menzogne del serpente che alle parole veritiere di Dio.  Invece Maria è Colei che ha creduto, nella parola del Signore, ha creduto totalmente e incondizionatamente.  Si tratta qui della fede assoluta e  inamovibile della Vergine Maria, inizio della vittoria umana sul serpente seduttore, che in lei non ha trovato la debolezza di Eva e per questo non ha potuto minimamente scalfirne la fiducia in Dio e la ferma aderenza al progetto divino.  Questa è la forza di Maria che neanche per un attimo ha dubitato e si è totalmente affidata. 

Da questi brevi cenni si constata la perfetta sintonia del libro con i documenti sia biblici sia dei Padri della Chiesa sia della dottrina del Magistero e della Tradizione. Perciò il libro garantisce una testimonianza di autenticità soprattutto circa le verità  fondamentali riguardo a Maria.  La testimonianza dei demoni acquista una grande forza dimostrativa perché proviene da soggetti dichiaratamente nemici della Parola rivelata, della quale però si fanno assertori sinceramente convinti ma forzatamente messaggeri.  Questo perché se il ministro esorcista non impone loro di esprimere le verità non le dicono assolutamente; queste verità acquistano così un grande valore perché non sono dette da un seguace, da un devoto di Maria, che si può pensare sia fanatico o suggestionato, ma da una entità nemica e il nemico non dice cose che non corrispondono a Verità.  In questo caso le dichiarazioni sataniche  si trasformano in perle preziose incastonate  nella figura splendente di Maria. 

 

Quarto e ultimo aspetto.

Gli elementi fin qui elencati non appesantiscono anzi vivacizzano le pagine del testo, perché i racconti degli esorcismi sono descritti in modo concreto e vivo.  Dentro tali descrizioni si trovano e si rivelano gli elementi significativi e basilari di cui abbiamo parlato finora.  Ne deriva una lettura avvincente e stimolante, sempre ricca di contenuti e di verità dottrinali.   Infatti P.Francesco ci tiene sempre  a mettere l'aspetto dottrinale prima e poi l'esperienza esorcistica e ciò che si scrive corrisponde alle verità dottrinali della divina rivelazione e del Magistero della Chiesa.  Quindi queste pagine non scadono mai in considerazioni inutili e in curiosità che non corrispondono a verità; è un libro che potremo dire di esperienza e di teologia   in cui l'esperienza conferma la teologia. 

Però oltre a offrire una piacevole lettura, il libro suscita una continua spinta alla conversione e alla santità. Alle volte, quando si leggono quelle pagine viene da chiedersi: Signore mio, fino ad ora cosa ho fatto?  Sono veramente stupido!  Io devo seguire te e la vergine Maria e non andare dietro alla mentalità sciocca di satana.  E' un libro che spinge a ritrovare il cammino perfettamente cristiano. 

Ciò nasce da un ritrovato e rinnovato amore intenso e filiale verso Maria,  sollecitando un pieno affidamento a lei, da cui scaturisce una interiore serenità di cuore, perché se ci affidiamo a Maria, restiamo tranquilli, siamo figli suoi protetti: il diavolo può fare tanto ma non ci può toccare.  Se ce ne allontaniamo andando dietro a percorsi nostri personali è pericolosissimo, perchè potremo veramente incappare nella bestia che ci può azzannare.  D'altra parte dalle stesse parole sataniche si assiste a un continuo richiamo alla vigilanza e alla preghiera, per affrontare e superare gli attacchi del maligno.  Qualche volta il diavolo lo dice, quando  insieme all'esorcista ci sono coloro che lo accompagnano e pregano per aiutare a liberare il posseduto, "il rosario maledetto ..quella è una catena che mi avvolge e mi imprigiona ... gettatolo via"  .  Capite che potere ha il Rosario?!   Io l'ho scoperto qui, certo il Rosario l'ho detto sempre, ma qui ho scoperto quale forza può avere.  Perciò quando mi trovo in situazione di difficoltà e di conflittualità, non solo mie ma anche di persone che si affidano alla direzione spirituale, io vedo che quando prendo il rosario in mano mantengo la lucidità, non solo  ritrovo la forza di non disperare, ma soprattutto trovo la luce per risolvere anche casi piuttosto  pesanti.  Il diavolo odia il Rosario per la ragione che ha una forza potente come anche odia l'eucaristia. Credo che Gesù ci ha dato due mezzi per aiutarci: Maria e l'Eucaristia. 

In questo libro dunque si ricava un buon materiale per suggerimenti spirituali edificanti per la coscienza, in modo da illuminarla per seguire la strada della sequela di Cristo e non abbandonarsi alle seduzioni sataniche.  Non è certamente un libro di curiosità, ma di formazione spirituale. 

Ciò costituisce un vero vantaggio per i cristiani i quali, leggendo queste pagine, proveranno una soffusa gioia di restare uniti a Cristo e alla Chiesa, sotto la materna protezione di Maria. Così corazzati potremo camminare nel pellegrinaggio terreno, pur attraversando momenti di stanchezza e difficoltà con la certezza di superare tutto in vista della conquista del Regno dei Cieli.  Accanto a noi c'è Lei,  la Vergine santa, è Lei che ci sospinge, ci abbraccia, ci avvolge, ci protegge, ci illumina e ci attende là dove lei regna con Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, e tutti gli angeli e i santi del cielo. [3]

2. P. Francesco Bamonte presenta la sua testimonianza

Partendo dall'esperienza della presenza della Madonna  nella lotta contro satana, che si riscontra in maniera tutta speciale durante il ministero degli esorcismi, questo testo vuole essere da parte mia un vivo incitamento a tutti a riscoprire sempre più la presenza della Madonna nella propria vita, per donarci ed affidarci in maniera sempre in perfetta a Lei, affinché ciascuno di noi possa diventare nelle sue mani forza per sconfiggere satana e strumenti per diffondere il regno di Dio.  Dio ci invita a entrare pienamente nella generazione di questa donna meravigliosa accogliendola quale madre nella nostra vita.  Più accogliamo Maria nella nostra vita, più le facciamo spazio, più ci doniamo a lei, più stiamo in continuo contatto con lei, per mezzo delle invocazioni assidue del suo nome, e del ricordo amorosa della sua presenza accanto a noi, più le offriamo la possibilità di potenziare la sua protezione materna  verso di noi e in questo modo anche ci dispone ad accogliere e far sviluppare in noi i doni di grazia servendosi sempre  più efficacemente di conseguenza di ciascuno di noi nella battaglia che ella conduce  per sottrarre le anime del mondo  a satana per ripristinare il regno e la signoria di Cristo.

Nel ministero dell'esorcismo si fa esperienza molto concreta di quella e consolante verità  rivelataci da Dio nella Sacra Scrittura, cioè la necessità liberamente voluta da Dio della presenza di Maria nel compimento dell'opera salvifica del Figlio e di conseguenza gli effetti decisivi che un autentico culto alla Madonna produce nella lotta contro satana,.  trovando piena conferma quella grande e consolante verità che la Scrittura ci rivela quando Dio rivolgendosi a satana gli disse "Porrò inimicizia tra te e la Donna" (Gen 3,15) e quando Gesù poco prima di morire sulla croce si rivolse alla Madre  e disse "Donna ecco tuo figlio" e a Giovanni, che rappresentava ogni uomo disse "Ecco tua MadreGv 19,26,27

Le testimonianze che riporto in questo volume dimostrano come il demonio teme un'autentica devozione alla Madonna, perché per mezzo di essa la Vergine Maria trova la strada aperta per agire come vuole in nostro favore portando in noi in abbondanza la grazia redentrice di Cristo e abbattendo i piani di satana.  In particolare temono la massima espressione dell'autentica devozione alla madonna che consiste  nel dono totale di noi stessi a Maria insieme al nostro crescente atto di abbandono e di fiducia nei confronti di questa Mamma.  La potenza di questo affidamento contro il mondo demoniaco  è grande se è costantemente vissuto da noi, basta pensare che durante gli esorcismi il solo dire: Maria noi  ti consacriamo questo nostro fratello o questa nostra sorella oppressa da satana, o Maria ci consacriamo al tuo cuore immacolato oppure ancora Maria io mi consacro al tuo cuore immacolato, provoca le reazioni furibonde dei demoni .  Il nostro legarci a lei, il nostro impegnarci a vivere in questo modo,  fanno loro  perdere  il potere e  forza su di noi e sugli altri e sulla società. 

  Da queste reazioni ho compreso più profondamente come vivere l'affidamento al cuore immacolato di Maria e diffonderne la pratica è un mezzo efficacissimo non solo per sottrarre  ai demoni i corpi da loro posseduti, ma anche soprattutto  il mezzo per sottrarre loro tante anime  che vivono nel peccato e portarle a vivere nella luce della grazia di Dio.  Cosa che, i demoni stessi, con grande loro disappunto, hanno dovuto  confermare.  Mi è capitato qualche volta che, anche fuori dall'esorcismo, a colloquio, con la persona posseduta, gl'insegnavo come si vive l'affidamento e la consacrazione al cuore immacolato di Maria, il demonio, fino a quel momento nascosto, all'improvviso si manifestava infuriato perché  non sopportava che facessi tale catechesi. 

E' ancora vivo nei mio ricordi un episodio accaduto circa un anno fa che riporto a pag. 156 del volume.  Nel corso di un colloquio personale avevo insegnato l'offerta a Dio di sé, per le mani di Maria, al marito di una signora che riceveva esorcismi.  Avevo anche composto una preghiera che egli avrebbe dovuto inserire tra le sue orazioni del mattino e della sera, per vivificare lo spirito di questa offerta quotidiana.  Il marito si mise in tasca quel foglio su quale avevo scritto quella preghiera.  

La moglie non poteva assolutamente sapere nulla di quanto avevo detto al marito, perché durante il colloquio era ancora per strada e stava per raggiungerci, accompagnata dalla figlia.  Appena arrivata, è iniziato l'esorcismo.  Subito il demonio, sbraitando disse: "E' inutile che stai a insegnare quelle cose a questo (e dice una parolaccia, indicando con il dito il marito di quella donna da lui posseduta) e poi quella carta che gli hai scritto (si riferiva chiaramente alla preghiera che avevo composto in precedenza) io gliela straccio, io gliela straccio. "

Le testimonianze che pubblico in questo libro le ho riportate  con l'intento di offrire alla Madonna  una strumento di cui  lei si possa servire perché ciascuno di noi possa impegnarsi  meglio a conoscerla ed amarla, per vivere sempre meglio l'affidamento al suo cuore immacolato. 

Ho fatto una raccolta di queste involontarie testimonianze dei demoni segnalandola con il titolo "Esempi tratti da esorcismi", facendoli sempre precedere in ogni paragrafo da una catechesi nella quale ho presentato l'insegnamento della Sacra Scrittura, l'insegnamento dei Padri della Chiesa, del Magistero della Chiesa, e talvolta anche esempi e parole dei santi, perché come a lungo ho spiegato nel testo, sono questi i sicuri riferimenti per la nostra vita cristiana.

Queste involontarie testimonianze dei demoni  sulla Vergine Maria, possono anche esse essere di nostra edificazione e conseguentemente motivo di ulteriore gloria al cuore immacolato di Maria, quando riusciamo ad interpretarle nella loro accezione giusta.  Sono semplicemente reazioni  conseguenti al confronto che i demoni devono sostenere con la presenza di questa Madre nella nostra vita e con la sua intercessione materna nei nostri confronti.  Cristo Gesù, a gloria della Madre, di cui non è geloso, li obbliga ad attestare la dignità straordinaria che ella riveste tra tutte le  creature umane ed angeliche, costringendoli a confessare tutta la verità su di Lei e la completa loro impotenza nei suoi confronti. 

Dal momento che con questa esperienza mariana do testimonianza, Essa si colloca dentro al ministero degli esorcismi; ho dedicato un capitolo del libro per spiegare cosa sia la possessione diabolica.  Quando questa si verifica, si manifesta come una sorta di sostituzione temporanea della coscienza della persona.  La facoltà intellettiva e volitiva viene come temporaneamente bloccata, paralizzata, soggiogata, da una entità demoniaca, o anche da più di una, che subentra con un dominio dispotico, brutale  e violento, servendosi del corpo della sua vittima, costretta a parlare e a muoversi come l'entità vuole, senza poter resistere.  In pratica la persona perde la sua coscienza e diventa come una marionetta in balia del suo burattinaio.  E' una situazione ben diversa dalla malattia psichica, conosciuta come sdoppiamento della personalità.  Il malato psichico in quanto tale non ha poteri fuori della sua sfera naturale, le manifestazioni proprie del mondo preternaturale sono estranee e prive di legame con l'ambiente patologico. Il demonio ha conoscenza e capacità diverse della nostra condizione umana per cui la differenza fondamentale tra una persona soggetta da uno sdoppiamento della personalità e da una persona posseduta, si riconosce dal fatto che in quest'ultima si manifestano dei segni che rivelano una personalità che possiede conoscenze e capacità diverse da quelle proprie della condizione umana e che il Rituale degli esorcismi della Chiesa  cattolica così elenca: parlare correntemente lingue sconosciute o capire chi le parla;  conoscere fatti distanti o nascosti; dimostrare di avere delle forze superiori all'età e alla naturale condizione della persona,  e poi il nuovo Rituale degli esorcismi riporta al n.16 delle premesse Generali: "Occorre perciò fare attenzione anche ad altri segni, soprattutto di ordine morale e spirituale, che rivelano, sotto forma diversa, l'intervento diabolico.  Possono essere una forte avversione a Dio, alla Santissima Persona di Gesù, alla Beata Vergine Maria, ai Santi, alla Chiesa, alla Parola di Dio, alle realtà sacre, soprattutto ai sacramenti, alle immagini sacre". 

 

Occorre fare attenzione al rapporto di tutti questi segni con la fede e l'impegno spirituale nella vita cristiana.   Il maligno infatti è soprattutto nemico di Dio e di quanto mette in contatto  i fedeli con l'agire salvifico di Dio e quindi anche con la  Vergine Maria.  Questi segni non esauriscono infatti la possibile casistica sia il Rituale romano che il nuovo Rituale degli esorcismi della Chiesa cattolica avendo presente l'esperienza di secoli, lasciano il campo aperto a molte altre manifestazioni dell'azione straordinaria del demonio.  Questi ulteriori segni sono i seguenti: la persona cade come in una specie di sonno profondo che fa seguito una serie di risate perfide, alternate a tosse convulse e contemporaneamente sul suo volto cominciano ad apparire espressioni della collera.  I lineamenti  si stravolgono e gli occhi fissano l'esorcista e i presenti con una espressione piena di odio.  Quegli sguardi si alternano a momenti in cui le palpebre si chiudono in maniera serrata e se si aprono, con gran fatica, si vedono le pupilli completamente rivoltate o in giù o in su nella cavità orbitale che appare totalmente bianca.  Più raramente accade che le pupille pur non  scomparendo rimangono immobili per un certo tempo apparendo completamente spalancate e senza battitura di ciglio. 

Questi segni in genere sono sempre uniti ad altre manifestazioni come ad es. un timbro di voce un po' cavernoso, rauco, oppure baritonale, altre volte stridulo o metallico.  Questi modi e timbri di voce possono anche alternarsi da un momento all'altro. Alcune persone sibilano come serpenti e ne assumono anche i movimenti, in altre  si sentono ringhi come di cane e ruggiti come di leone e nello stesso tempo la persona deve essere bloccata perché il demonio pieno di rabbia agisce violentemente manifestando un odio implacabile verso la sua vittima minacciando la sua distruzione fisica e spirituale insultando nello stesso tempo l'esorcista  e gridando parole di sfida nei suoi confronti sperando così di intimorirlo.

Un'altra frequente manifestazione tipica del demonio è il cambiamento immediato dell'espressione nelle persone possedute per cui passa da un atteggiamento spavaldo arrogante, sarcastico, ad un atteggiamento supplichevole e remissivo, e da sorrisi beffardi  e risate ironiche e perfide, a tremori e spavento.

Un altro fenomeno che può verificarsi è quello di materializzazione di oggetti.  La nostra esperienza comune di esorcisti, testimonia che dalla bocca, sul corpo o in prossimità della persona possono comparire oggetti come aghi, chiodi, pettini, pezzi di catene, sassi, ciocche di capelli, vetri, pezzi di stoffa, carne, fiori, corde, anelli, orecchini e altre cose tra le più varie, che la persona può anche vomitare. Essi ordinariamente fuoriescono dalla bocca, ma non sempre provengono dallo stomaco della persona; questo spiega perché il posseduto non subisce mai danni fisici, anche quando ad esempio escono grossi pezzi di vetro. In genere questi fenomeni sono un segno della progressiva liberazione della persona, che tuttavia non è legata necessariamente a queste manifestazioni.

Sintetizzando ciò che è stato detto finora, per distinguere una possessione diabolica i segni sono dunque principalmente: quando si constata che la nuova personalità che si manifesta cambia la fisionomia e il comportamento di  quella persona e dimostra conoscenza di cose occulte e nello stesso tempo una tremenda avversione al sacro, questo è di per se un indizio molto forte   di possessione diabolica in quanto  è di dominio comune tra glii psichiatri che l'ammalato psichico non ha poteri preternaturali.

Come ho già accennato durante gli esorcismi i demoni insieme alle frequenti espressioni sprezzanti e volgari e a bestemmie e maledizioni nei confronti della Madre di Dio, alternano, loro malgrado e con grandissimo disgusto,  involontari e spontanee catechesi e lodi alla Vergine Maria.  Per dimostrare che questa esperienza non è esclusivamente  mia ve ne ho riportato diverse  fattemi pervenire da altri esorcisti e altre ancor provenienti da archivi storici.  Ho riportato tra l'altro, quelle provenienti da archivi storici, la narrazione di un episodio stupendo di un fanciullo undicenne posseduto, attraverso il quale il demonio nel 1823 detto estemporaneamente un sonetto sull'immacolata concezione, prima ancora che fosse dfefinito il dogma.  L'episodio venne riportato da P.Candido Amantini, che fu celebre esorcista della Scala Santa di Roma,  dove morì in concetto di santità nel 1992 e lo pubblicò nell'unico libro che ha scritto nella sua vita, intitolato "Il mistero di Maria".  In questo libro non c'è nessuna indicazione sulle fonti.  L'episodio venne anche riportato nel libro del celebre e vivente  P.Gabriele Amorth, esorcista, nel suo libro"Nuovi racconti di un esorcista".  Ma anche qui senza alcuna indicazione delle fonti.  Ho trovato lo stesso sonetto anche in qualche  altro testo, perfino nell'epistolario di Padre Pio.  Anche P.Pio ha letto questo sonetto, ed è rimasto molto compiaciuto, però anche lì mancano le fonti.  Pertanto ho avviato alcuni anni fa delle ricerche approfondite perché come al solito qualcuno stava mettendo in dubbio la realtà di questo fatto.  Sono riuscito, con mia grande gioia, proprio quando non speravo quasi più di trovarle, ho scoperto che questo componimento lirico del demonio fu citato nel 1907 dal Cardinale Francesco Salesio della Volpe al processo ordinario romano, che si svolse tra il 1907 e il 1928, per la beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio, il papa Pio IX.  Il Cardinale era uno degli addetti al servizio personale del Papa con il titolo, allora in uso, di "cameriere segreto partecipante".  Un padre domenicano, che è stato mio professore durante gli studi teologici in preparazione al sacerdozio e che lavora in Vaticano alla Congregazione delle Cause dei Santi, che non sapeva di questo episodio, su mia richiesta, mi ha fatto pervenire la fotocopia del documento, che riproduce in una pagina la testimonianza del Cardinale Salesio della Volpe,  il quale presentò il testo del componimento avendone egli stesso una copia.  

Il fatto avvenne   nel 1823, in una città dell'Italia meridionale, oggi provincia di Avellino e che allora si chiamava Ariano di Puglia.  In seguito, entrando a far parte nel 1930 della regione Campania, quel paese prese il nome di Ariano Irpino.  In quel periodo si discuteva molto, tra i teologici, sulla verità dell'Immacolata Concezione, che fu poi proclamata dogma di fede trentun anni dopo, nel 1854.  Due insigni predicatori domenicani, padre Cassetti e padre Pignatura, durante una missione parrocchiale, parteciparono agli esorcismi di un ragazzo undicenne analfabeta.  Essi imposero al demonio, nel nome di Gesù, di dimostrare che Maria era Immacolata e gli comandarono di farlo mediante un componimento poetico di quattordici versi endecasillabi, a rima obbligata, distinti in due quartine e due terzine (un sonetto).  Allora il demonio, attraverso il ragazzo compose un testo poeticamente geniale e al tempo stesso teologicamente esatto sulla verità dell'Immacolata Concezione. 

 

Questo è il testo:

Vera Madre son io d'un Dio ch'è Figlio

E son Figlia di Lui benché sua Madre

Ab aeterno nacqu'Egli, ed è mio Figlio.

Nel tempo nacqui e pur gli son Madre.

 

Egli è mio Creator ed è mio Figlio,

son io sua creatura e gli son Madre.

Fu prodigio divin l'esser mio Figlio

Un Dio eterno e me aver per Madre.

 

L'esser quasi è comun tra Madre e Figlio

Perché l'esser dal Figlio ebbe la Madre

E l'esser dalla Madre ebbe anche il Figlio.   

 

Or, se l'esser dal Figlio ebbe la Madre

O s'ha da dir che fu macchiato il Figlio

O senza macchia s'ha da dir la Madre.    

 

La conclusione è poiché il Figlio non poteva essere macchiato è senza macchia si deve dire della madre.

 

Descritto questo meraviglioso episodio, sono passato a presentare una raccolta di analoghe testimonianze dei demoni nei confronti della Vergine Maria tratte dalla mia esperienza personale, segnalandole, come ho già accennato con il titolo "Esempi tratti dagli esorcismi" riguardo al fatto che il demonio non sopporta che la Madonna, pur essendo una creatura umana, fatta di materia e spirito, è posta sopra di lui che è fatto di solo spirito.

 

"Non sopporto che Lei sia accanto a Lui al di sopra di me:  Io ero l'angelo più bello, bello, bello; il più grande, grande, grande; io ero Lucifero, l'angelo per eccellenza.  Che affronto! Che affronto! Concepire senza peccato uno di voi! Che affronto!! L'Immacolata è l'affronto più grande che il tuo Dio ci abbia fatto.  Far concepire uno di voi senza quel peccato che noi abbiamo creato è un affronto insopportabile.  (Lui pensava che era un suo diritto che tutti noi dovessimo venire al mondo con il peccato, invece c'è stata una creatura che è venuta al mondo senza quel peccato e lo ha rovinato). Poi continua "Tutti  avevamo marchiato, tutti avevamo marchiato con il nostro segno , tutti meno Lei! Non doveva farci questo! Uno di voi senza peccato! E poi Lui che s'incarna nel vostro corpo schifoso fatto di vermi (qui penso che si riferisse alla decomposizione del nostro corpo dopo la morte). Perché l'ha fatto? Per rovinarci? Perché ci ha umiliato così tanto?  Perché ci ha umiliato così tanto?"

 

Altre volte, con tono sprezzante, ha manifestato ancora il suo rifiuto di accettare che la Vergine Maria fosse stata posta al di sopra di lui, con queste espressioni:  "Lei è solo carne, io sono spirito puro, io sono spirito puro! No, Lei no! Lei più alta di me? No! Io sono spirito!"

 

In altra occasione affermò "Io ho rifiutato Quello (si riferiva a Dio),  perché ha fatto Lei.  Non sopportavo che Lei fosse accanto a Lui.  Non sopportavo che una creatura umana fosse al di sopra di me, perché io ero l'angelo più bello, bello, bello, il più grande; io ero Lucifero, l'angelo per eccellenza". 

 

Una più recente affermazione del demonio, da me raccolta durante i giorni della novena dell'Immacolata del 2010, mentre eravamo già nel tempo liturgico dell'Avvento, è la seguente: 

"La Donna dell'attesa, della speranza, Donna vestita di sole, dolcissima Madre (pensate con che tormento dice dolcissima Madre) La Donna! Per amore dei suoi figli è stata creata prima di tutti i tempi nel pensiero di Dio e io puro spirito questo non lo posso sopportare.  Quella carne putrida!  E' temuta da noi perché con la sua umiltà, ubbidienza, infinito amore misericordioso vi tiene in braccio.  La purezza del suo corpo: non è mai stato toccato neanche da un pensiero, non ci sono riuscito neanche con un pensiero, non l'ho scalfito neanche con un pensiero, non uno, non uno, maledetti! Non la potevo toccare perché guardava sempre Quello, c'era sempre Quello. Non è colpa mia, non potevo toccarla, mi faceva paura"[4]

Qui il demonio non intende dire che non ha mai tentato Maria, ma afferma che la tentazione non l'ha mai toccata, cioè la Madonna non ha mai minimamente acconsentito a qualsiasi forma di tentazione con la quale il diavolo l'ha invano tentata. 

 

Vediamo ora alcune belle espressioni sull'Immacolata Concezione di Maria che riporto da pag. 71.  Un giorno, mentre svolgevo l'esorcismo, rivolgendomi al demonio, gli ho detto:  Guarda il volto bellissimo della Madonna".  Lui mi ha risposto: "Io non lo vedo, è buio, è buio, è buio per me. Non voglio e non la posso guardare. E' la mia rovina, è la mia rovina, è la mia rovina da sempre, da sempre.  Io la odio, la odio, la odio!".

Altre volte ha detto:Quegli occhi non li posso guardare! Non li posso guardare! Non posso! Non si descrivono! Quella bellezza non si descrive!" e ancora "Lei è piena di grazia! Lei è Santa, è Santa! Quella è Santa! Lei mi porta via le anime"

"Guardate, guardate, guardate la luminosità dello sguardo di un bambino e vedrete la purezza di Maria, la purezza, la purezza e l'amore di Maria" (questa è stata una delle rarissime volte che tra terribili contorsioni, ha pronunciato il nome di Maria.

 

Qualche giorno prima della solennità dell'Immacolata Concezione del 2010, mentre lo esorcizzavo, il demonio, con grande timore, esclamò: "Quella Donna luminosa è in questa stanza".  Allora, nel nome di Gesù gli ordinai di descrivermela ed egli così si espresse:  "È tutta con il manto celeste che arriva fino ai piedi; ha una veste  completamente bianca; ha un viso bellissimo il cui sguardo non posso sostenere e vi sorride; ha le mani giunte; ha tutta la corona di dodici stelle accesa; alla vita ha un cordone bianco al quale è legata quella catena (il Rosario).  È su una nuvola e vi sta dicendo: "State tranquilli, Io sono qui con voi e vi aiuto". 

Un giorno, mentre dicevo al demonio: "In nome della nostra Madre Immacolata, vattene da questo corpo!" egli gridò: "E' la parola che odio di più!. Ed io ho ribattuto: "Immacolata?". E lui ha risposto: "Si!".  Un'altra volta esclamò: "L'Immacolata è il mio contrario"

In un altro esorcismo, mentre ripetevamo più volte la preghiera: "O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi", il demonio disse: "Smettetela! Questa giaculatoria è potente contro di me! " Naturalmente sapete che questa giaculatoria è sulla medaglia miracolosa. 

 

Riguardo alla verginità perpetua di Maria e la nascita di Gesù ha detto:  "Quando Quello nacque da Quella vi fu una luce come quando è risorto. E poi la definisce: La stessa maledette luce, troppo forte, troppo forte, non la posso vedere, non la posso vedere… passò dal grembo di Quella, come passò dal ventre del sepolcro quando risuscitò". 

E nei giorni precedenti al Natale : "A meraviglia di tutto il creato, in una luce che ha illuminato e abbagliato quella grotta, è nato un Bambino che non ha leso nulla del corpo santo della Madre.  E' stato un parto unico al mondo e non ce ne sarà mai più.  E quella Madre con sguardo stupito e lacrime di gioia lo ha accolto con amore indescrivibile."

 

Un'altra volta, pochi giorni prima del Natale del 2007, dice, con grande nostra sorpresa, questa straordinaria dichiarazione sull'amore che Dio ha per noi, facendosi uomo e venendo a soffrire e a morire per noi:  Se solo voi capiste quanto amore ha mosso tutto, se solo voi capiste, io sarei distrutto! Se solo ogni uomo, ogni singolo uomo capisse l'1% dell'amore che ha mosso Quello a venire sulla terra, io sarei distrutto, perché è così grande, così grande, che voi non ve lo immaginate! E io soffro per questo, perché Lui vi ama!  Che cosa poteva fare di più se non questo? Che cosa? Se voi solo lo capiste, io sarei "morto" morto" (qui morto c'è da capirlo in senso analogico, perché la sua attiovità in mezzo agli uomini rimarrebbe inefficace) e poi aggiunge "solo, solo ,solo" (nel senso che sarebbe rifiutato dagli uomini) Invece voi... ahhh!  Poi emette delle esalazioni di soddisfazione alla sua maniera che si può immaginare come) nessuno ci crede, nessuno e io gioisco, (e qui emette dei ghigni di soddisfazione perfida) .  E' venuto ad avvisarvi, ad aprirvi gli occhi, a dirvi: Guardate che ci sono, sono qui, vi amo!"... e voi niente (e qui si fa una bella risata)! Ma  ve lo siete mai chiesto  come ha fatto in duemila anni questa bastarda di Chiesa, come la chiamate voi, ad andare avanti?  Come fate, come fate, ve lo siete mai chiesto?  Vi pensate che siete voi iettatori?[5]  Ma che (una parolaccia), come (un'altra parolaccia) fate a non crederci! Quanto sono contento, quanto sono contento, siete così stupidi, stupidi!"

Certo qui non c'è una parola sballata, teologicamente è tutto perfetto!  Qui presenti ci sono dei miei collaboratori e queste parole le hanno ascoltate con le proprie orecchie, e sono permesse da Dio a gloria di Maria.  Gesù voleva che il demonio fosse umiliato a gloria della sua madre santissima.

 

Ancora altri aneddoti

In un periodo in cui meditavo molto sulla maternità di Maria verso ogni uomo, un giorno, mentre esorcizzavo il demonio, egli con grande rabbia gridò:   "Dalla croce, Quello ha rivelato a tutti che Lei sia chiamata la Regina e la Madre. Ci ha rovinati! Affida...,affidata, è affidata, è affidata l'umanità.  Perché ogni uomo sappia questo, Lui lo ha rivelato in quel momento  (e qui una parolaccia)! E' successo in quel momento: l'umanità è rinata, ma che ne sa l'umanità?  E' rinata nel grembo di Quella, tutta, tutta , ma non lo sa!" .

Un'altra volta ha detto: "Voi pensate che sia lassù, ma Lei non sta lassù. Lei vi sta vicino; bastardi, bastardi, che avete fatto per averla così vicino, eh? E quando morite, Lei è là. Lei è là (lo ripete cin rabbia) e aspetta un vostro pensiero, un vostro palpito del cuore per il bene, una vostra chiamata a Quello (cioè Gesù) e Lei è là. Lei è là che vi aspetta con il cuore aperto di madre! Tu sai che cos'è una madre, eh? Una madre guarda teneramente tutti i figli, insegna loro il bene, li richiama al bene e piange, e piange se il figlio, il figlio, il figlio non l'ascolta, perché sa che io, io lo prenderò, se non l'ascolta io lo prenderò!"E questo naturalmente era riferito alla Madre per eccellenza che è la Madonna.

Un'altra volta con tono sdegnato si espresse così: "Lei, come la chiami, arriva.  Quale mamma non farebbe altrettanto? Come una mamma, quando il bambino chiama, corre".[6]

 

Prima della conclusione qualcosa sul rosario.

Era un 7 ottobre, giorno della Madonna del Rosario, ho tirato fuori dalla tasca la corona del Rosario e lui subito ha detto: "Mi fate male con quei granellini, bastardi! (è la parola che usa spesso)  E bastardi quelli che li fanno (forse si riferiva a coloro che le fabbricano). Io gli ho chiesto: "Perché ti danno tanto fastidio quei granellini?" E lui: "Perché mi date tante botte. Fatela finita! Non ve ne do abbastanza io?"  A queste parole ho messo la corona addosso a quella persona e il demonio ha urlato: "E' pesante, mi schiaccia, levatela, mi schiaccia! Mi stai schiacciando! Mi escono le "budella" non vedi?"

 

Un altro giorno, mentre esorcizzavo, tirai nuovamente fuori dalla tasca una corona del Rosario e subito il demonio gridò:  Leva quella catena, leva quella catena" ed io "Quale catena?"   E lui "Quella con la croce in fondo. Lei ci frusta con quella catena!" 

In un altro esorcismo ha detto:

"Quando voi dite l'Ave Maria è come se Lei prendesse il vostro spirito e lo portasse davanti al Padre ogni volta, perché Lei vi ama come nessuno vi ama, vi porta lassù con Lei, E quando tu ricordi la vota di Quello (si riferisce alla meditazione dei singoli misteri durante il Rosario), per me è un supplizio rivivere tutte le volte ciò che ha combinato Quel...(parolaccia), perché smetti tu e inizia un altro; smette quell'altro e inizia quell'altro... smetto quello e inizia un altro.  Sempre, c'è sempre qualcuno che lo recita.  Non c'è un istante in cui non sia recitato.  E' una cantilena ininterrotta, in ogni parte del mondo.  Ma per noi è un sottofondo mortale.  Con tutti quei (parolaccia)di misteri, ci ricordate tutte le volte quello che ha fatto e ci fa maleeeee!"

 

Un'altra volta, mentre stavo mettendo una corona del Rosario al collo di una persona posseduta, il demonio gridò, tentando di fermarmi: "Togli quelle rose: puzzano, puzzano, quelle rose!" Ed io istintivamente ho detto: "Dove sono quelle rose? Non le vedo!" E il demonio: "Le hai buttate sopra di lei!" (si riferiva alla persona posseduta) .  Quella persona, dopo l'esorcismo, mi ha riferito di ricordare solo che a un certo momento si era sentita come avvolta da una corona di rose.  

Altre volte ha detto

"Ogni grano di quella corona, con la quale voi pregate, è per noi una frustata, ci brucia"

Quando usate quella maledetta catena, mi fa male perché invocate Quella (l'Ave Maria), mi ricordate la vita di Quello (vedete l'invocazione e la meditazione i due elementi del rosario, perciò sia la nostra invocazione alla Madonna sia la contemplazione dei misteri del Vangelo nel Rosario, gli è di tormento e gli fa perdere le forze)

"Chi si aggrappa a questa (e cercò di strappare la corona del Rosario che avevo messo al collo della persona posseduta) non si perderà mai"

Infine

"Se voi tutti lo sapeste, io sarei distrutto in meno di un secondo:  Se voi tutti diceste il Rosario, questa cosa qui bastarda, con fede! (e respinge con disprezzo la corona del Rosario che avevo fra le mani) Lo sai Lei che fa quando voi dite questa catena? (seguono una serie di insulti nei miei confronti): Lei prende la vostra mano, si allunga verso il Cielo e prende quella del vostro Dio, e attraverso questa preghiera, questa catena di (segue parolaccia), avvicina le due mani e le avvicina per farle toccare.  Quando queste due mani s'incontrano, Lei esulta, esulta, esulta,s'inginocchia e prega.  Solo pochi uomini raggiungono quella mano, perché molte volte la strappano via dalla mano di Quella, perché non vogliono farlo, grazie a me che sono il loro dio, ma quelli che ci riescono (e ripete)  quelli che ci riescono, ne hanno piena coscienza e Lei esulta.  La vedi che si inginocchia e bacia i piedi bucati del Figlio, e Lei dice che ha fatto la grazia a questo (cioè a qualche persona), perché ha toccato quella mano e in mezzo a quelli  (gli abitanti del Paradiso), quando succede, tutto il Paradiso esulta.  Che schifo, che schifo! E lacrime di gioia escono da quegli occhi (segue un'altra parolaccia e ripete ancora per più volte) che schifo!

Il libro è pieno di atri esempi di questo genere.  L'invito ora che faccio al termine di questa esposizione è di elevare un inno di lode e di ringraziamento a Dio per averci donato nell'Immacolata Concezione un'avversaria per eccellenza del maligno e ringraziare la Madonna per tutto ciò che lei fa per noi, ed amarla sempre più senza temere che Gesù si ingelosisca. S.Anselmo pregava così: Gesù: Figlio di Dio, ti supplico per l'amore infinito che porti a tua madre  concedi di amarla come tu l'ami e vuoi che sia amata

Amiamo dunque la Madonna e doniamoci a lei per meglio donarci a Dio e viviamo questo affidamento rendiamoci apostoli di questo affidamento perché l'esercito dei combattenti contro il viscido serpente possa crescere sempre di più. Entrando allora nel cuore di questa mamma saremo come  in una fortezza  invincibile contro la quale tutti gli assalti dell'inferno si infrangeranno e colui che sin dalle origini è stato  nemico di Dio e nemico dell'uomo sarà un giorno definitivamente sconfitto. 


 

[1] S.Agostino ne parla in De Civitate Dei 9,20

[2] L'inno all'amore di S.Paolo: E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità,  non sono nulla. (1Cor, 13,2)

[3] Per approfondire il tema e avere uno sguardo più ampio sulla demonologia, Don Renzo consiglia un testo da lui scritto sui demoni, intitolato "Il diavolo tra fede e ragione".  Parla del diavolo in maniera molto chiara  anche se non esperienziale.  C'è anche un altro testo "Gesù visto da vicino" in cui si scopre che è veramente  Lui il grande vincitore di satana con accanto sempre la sua dolcissima e tenerissima Madre.   

[4] La vergine Maria e il diavolo negli esorcismi (2^ ed.) pag.62-64

[5] Iettatori è il termine che questo demonio usa (ogni demonio ha la sua specificità) per definire il sacerdote e voleva dire che se il sacerdote fa bene il suo compito di sacerdote è uno iettatore perché gli fa andare male le cose. 

[6] V.pag.92-93

 

 

 

 

 

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