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Approfondimenti

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SPONSALITA' VERGINALE E MATERNITA' NELLO SPIRITO SANTO

 

Dalla tradizione della Chiesa, Maria è chiamata la Sposa dello Spirito Santo; infatti, come sappiamo, Ella ha donato la sua carne, già immacolata, perché lo Spirito Santo compisse l’opera dell’ Incarnazione del Figlio di Dio. Ora l’Incarnazione consiste nell’unione sostanziale della natura umana con la natura divina. Tale capolavoro lo ha compiuto lo Spirito Santo in maniera misteriosa ma stupenda. Quell’unione profondissima è stata effettuata precisamente attraverso la irruzione, la effusione che viene chiamata adombrazione dello Spirito Santo su Maria, che l’ha ricoperta di tutta la sua santità, di tutta la sua potenza in modo da far germogliare in Lei una realtà enorme, impensata a livello umano, l’Incarnazione del Verbo di Dio. Ne segue che tra Maria e lo Spirito Santo si stabilisce una unione intima, simile appunto all’ unione nell’amore, in modo che Maria ne sia totalmente ricolmata e vivificata in totale docilità allo Spirito. In tutti i suoi pensieri, in tutti i suoi sentimenti e nelle sue azioni Maria è sempre illuminata, sorretta, guidata dal medesimo Spirito. In Lei niente è al di fuori di questa adombrazione dello Spirito. In nessun modo e in nessun tempo Maria può fare un pensiero suo, indipendentemente dall’unione che la lega allo Spirito.
Maria era una creatura sensibile, forte, disponibile, ma tutte queste capacità venivano irrorate continuamente, santificate, vivificate dalla presenza dello Spirito Santo in Lei. In effetti si può dire che la maternità divina di Maria costituisce la sua consacrazione santificante, in modo tale che lei appartiene totalmente, unicamente allo Spirito Santo. Da qui si capisce anche la sua verginità, in quanto Maria non può appartenere a nessuna creatura umana, poiché è tutta dello Spirito Santo, quale suo capolavoro di santificazione in pienezza. Il mistero di Maria consiste propriamente nel fatto che è Madre di Dio per opera dello Spirito Santo ed è vergine sempre per l’ azione dello Spirito Santo. In Lei si congiungono due aspetti umani per sé contrapposti: la maternità e la verginità. Se guardiamo alle cose dal punto di vista naturale, queste due caratteristiche sono incompatibili; in Maria no, perché ciò che è impossibile all’uomo, resta possibile a Dio. Niente è impossibile alla infinita potenza divina. Ecco perché l’opera più straordinaria e meravigliosa che lo Spirito Santo ha potuto attuare è proprio la maternità verginale di Maria.
Tutto ciò non significa che Maria è un automa e un soggetto inconsapevole; al contrario è pienamente cosciente di sé, responsabile, ma agisce nella docilità, nella corrispondenza alle movenze interne dello Spirito. I due, lo Spirito e Maria, collaborano, cooperano al mistero di salvezza che è l’Incarnazione del Verbo. Per questa ragione alcuni antichi Teologi hanno affermato che Maria, plasmata in questo modo dallo Spirito Santo, è resa simile, configurata allo Spirito stesso. Maria si può definire “la perfetta icona terrena” dello Spirito Santo.
Si sa che lo Spirito Santo è il grande sconosciuto. Non solo perché non è studiato sufficientemente, ma anche perché della Trinità Santa è la persona più nascosta, più umile, più silenziosa. Il suo essere e il suo agire sussistono nell’ unire il Padre al Figlio e il Figlio al Padre, senza mai pretendere nulla per se stesso. Egli è la assoluta trasparenza dell’amore nella congiunzione, nell’abbraccio tra il Padre e il Figlio e tra il Figlio e il Padre. La sua realtà, scompare per far apparire l’unione degli altri due. Per questa ragione è il grande sconosciuto. E’ Lui che ci fa conoscere il Figlio e nel Figlio fa risplendere il Padre, ma Lui rimane nel nascondimento. Lo Spirito non vuole farsi vedere; per sua costituzione, è il silenzio, l’eterna umiltà di Dio, da cui scaturisce la sua bellezza, la sua grandezza, la sua misteriosità.
Anche il Padre, abbiamo detto, è per sé irraggiungibile, però, tramite il Figlio, lo possiamo intravedere, anzi, lo possiamo assaporare in tutta la profondità del suo amore. Lo Spirito Santo come possiamo raggiungerlo e definirlo? È Colui che ci fa vedere l’unione del Padre e del Figlio, ma non lo si può cogliere direttamente con la luce debole del nostro intelletto. Infatti si dice che lo Spirito Santo più che essere conosciuto è percepito, è sentito. Tuttavia, potremmo dire che in Maria vi è un riflesso stupendo della persona dello Spirito Santo, per cui non credo di esagerare se faccio un parallelismo: come il Padre è conosciuto attraverso il Figlio e nessuno può rivelarlo meglio del Figlio, perché il Figlio è la sua perfetta immagine, similmente chi vuol conoscere lo Spirito deve guardare Maria. Attraverso di Lei, in qualche modo, noi possiamo raggiungere le profondità sconfinate dell’ Amore Divino, la terza persona della Trinità.
In effetti, quando il Figlio si è incarnato e ha preso la nostra natura umana, il Padre dove scambiava l’amore con il proprio Figlio, l’Unigenito, nascosto nel seno purissimo di Maria, se non nel cuore verginale di Lei? Ne segue che la Madonna, in qualche modo, a livello terreno e umano, svolge quel medesimo ruolo che lo Spirito attua eternamente, permette cioè al Padre di potere continuare i colloqui d’amore con il suo Figlio che ora germoglia e vive nella realtà umana. Per cui Maria è la persona e il luogo dove avviene l’effusione d’amore tra il Padre e il Figlio incarnato, cui rivolge le sue parole paterne: “Tu sei il mio Figlio amato!”. Tutto questo viene sostenuto e vivificato dalla presenza dello Spirito Santo e in stretta collaborazione con Maria.

Don Renzo

 

 

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