Don Renzo risponde
Ideologia e Bibbia
"Le ideologie e la cultura del nostro tempo offrono al mondo una prospettiva di
giustizia e di equita' .
Viviamo immersi e siamo tempestati di messaggi ideologici provenienti da varie
fonti e ovunque trasmessi in forma di sottili e continue sollecitazioni
subliminali attraverso i canali televisivi, i titoli dei giornali, tramite la
pubblicita' , all'interno della scuola, al lavoro, navigando in internet ecc...
La Bibbia viene talvolta mal digerita dal lettore di questo tempo, ma tollerata
perche' sarebbe stata scritta e rivolta ai nostri primitivi antenati. Oggi i
tempi sono cambiati! Le persone sono emancipate, la cultura del bene collettivo
e della giustizia sociale e' un patrimonio che appartiene a tutti i ceti. In
ragione delle varie dottrine di pensiero siamo ben consapevoli di cio' che puo'
essere definito ""equo o iniquo"", e la Bibbia alla luce di questi valori (che
ora sembrano assoluti ma sono niente se rapportati all'immensita' dell'eterno),
in alcuni passi puo' essere considerata razzista, intollerante, burbera e
addirittura idolatrice di un Dio maschilista e sanguinario. Il lettore
emancipato (consapevole dei propri diritti civili e abile nel farli valere), di
pagina in pagina, puo' dunque essere indotto a proclamarsi un saccente censore
della Bibbia, collocandosi in una posizione di superiorita' : ""Questo passo
dell'Antico Testamento e' sensato e verosimile; quest'altro invece e' assurdo e
inaccettabile"".
Ill.mo Don Renzo, lei che della Bibbia e' un rigoroso e profondo conoscitore, in
quale chiave di lettura deve essere interpretato questo testo, e con quale stato
d'animo ci si deve accostare?
Il Dio dell'Antico Testamento e' lo stesso Dio del Vangelo?
Devono essere piu' forti le ragioni sociali o le ragioni spirituali?"
Giancarlo
Precisazione
"Ill.mo Don Renzo, prima di ricevere una risposta alla mia domanda sul rapporto
tra ideologia e Bibbia che potrei forse avere espresso in modo poco chiaro, mi
permetto di aggiungere la seguente precisazione che ha la pretesa di completare
e allargare il fronte della precedente domanda. Proprio ieri, nel giorno di
Cristo Re, ha celebrato la SS. Messa un missionario neozelandese. Tutta la sua
breve omelia l'ha spesa per illustrare ai fedeli il pensiero ideologico di
emancipazione delle masse di Nelson Mandela. Non conoscendo bene questo celebre
protagonista della lotta contro la discriminazione razziale, ho pensato di
consultare l'enciclopedia per capire dove fosse il nesso tra Cristo Re e Nelson
Mandela: primo Presidente nero del Sudafrica; premio Lenin e premio Nobel per la
pace; Premio Sakharov per la liberta' di pensiero; leader del movimento
anti-apartheid; comandante dell'ala armata "Umkhonto we Sizwe"; organizzatore
di addestramenti para-militari con azioni belliche di sabotaggio e di guerriglia
che gli costarono 27 anni di carcere; nessun credo religioso o pensiero
escatologico degno di nota; risposato 3 volte; universalmente considerato un
eroico combattente per la liberta' ; un celebre motto che riassume il suo pensiero:
"Unitevi! Mobilitatevi! Lottate! Tra l'incudine delle azioni di massa ed il
martello della lotta armata dobbiamo annientare l'apartheid!". Persona
certamente salda nei valori civili dell'equita' e dell'impegno sociale, ma
tuttavia questo nesso tra Nelson Mandela e Cristo Re non l'ho proprio trovato
oppure a me sfugge e non lo riesco ad afferrare.
E allora chiedo a lei, Don Renzo, che e' un autorevole ministro e testimone della
fede in Dio: non pensa che la fede includa "geneticamente" in se stessa e in
sovrabbondanza l'equita' sociale, la verita' , la giustizia, la benevolenza e la
carita' ; non soltanto secondo un modello umano ma in una forma che (per riflesso
della regalita' di Dio), quanto piu' acquisisce pienezza, tanto piu' si avvicina a
caratteristiche e a qualita' di perfezione e santita' divina?
Cosa puo' dunque darci in piu' l'ideologia e la lotta politica, piu' di quanto non
possa darci la fede?
L'autentica fede in Dio, non supera forse in perfezione e santita' ,
l'insegnamento di tutte le migliori ideologie che possiamo trovare su questa
terra? Resto convinto che il Vangelo ne offra degli straordinari esempi!!!
Ho l'impressione che talvolta le ideologie siano invece un freno; come una sorta
di ancora che vincola alla dimensione esclusivamente effimera e materiale di
questo tempo le persone impegnate nel cammino della ricerca di Dio e della sua
Giustizia eterna e assoluta; perche' le ideologie sono gonfie di grandi ideali e
di grandi ambizioni ma spesso sono vuote di tutte quelle piccole e innocenti
attenzioni che alla santita' della fede non mancano mai.
E' un'impressione sbagliata?
Ancora la ringrazio per le sue illuminanti risposte."
DON RENZO RISPONDE
"Carissimo Giancarlo,
la tua questione e' di fondamentale importanza per il cristiano che voglia
conoscere la Scrittura in modo adeguato e veritiero senza lasciarsi condizionare
da mentalita' o culture che nascono nell'ambiente umano. Entrando nei particolari,
ti elenco sinteticamente i principi basilari orientativi per comprendere la
Bibbia nell'ambito della fede cattolica. Il primo aspetto e' quello di tener
conto che la Bibbia comprende i libri ispirati da Dio ad alcune persone da Lui
prescelte e che si chiamano "agiografri". Percio' i libri sacri sono
composizioni fatte da uomini ma guidate nel contenuto dallo Spirito di Dio; esse
sono composte di realta' umana e Divina. Da qui segue che Dio rispetta la
personalita' e la cultura dello scrittore umano ma contemporaneamente trasmette
il suo messaggio che va al di la' dei limiti umani in quanto abbraccia la sua
verita' eterna e immutabile. Accostandosi alla Bibbia e' necessario tener conto di
questa situazione, in modo da studiare il contesto storico, sociale, culturale,
in cui l'agiografo ha scritto, ma, insieme cogliere il contenuto che promana da
Dio e che possiede un valore vitale assoluto valido per tutti gli uomini di
tutti i tempi e di tutte le culture. Se ci si ferma solo al dato umano e
letterario, la Bibbia perde il suo valore essenziale e viene ridotta alla pari
di un qualsiasi testo di letteratura o di filosofia o di sociologia. Occorre
percio' oltrepassare questi limiti per poter attingere quella verita' che
unicamente rivela il mistero di Dio e il progetto salvifico del suo amore per le
creature umane. Il secondo principio e' il seguente: per poter capire la
Scrittura in questo modo completo e vitale e' necessario tener conto della
interpretazione della comunita' Cristiana e in particolare dei pastori
illuminati da Dio per dare una autentica comprensione. Si tratta del Magistero
della Chiesa Cattolica, composto dal Papa quale Vescovo di Roma e dagli altri
Vescovi del mondo quali successori degli apostoli. Una lettura solo personale e
soggettiva non e' sufficente alla comprensione piena della Parola di Dio
contenuta nei Libri Sacri. Un terzo principio riguarda i Libri "Canonici", che sono ritenuti dalla
Chiesa come ispirati da Dio , per distinguerli dai libri "apocrifi" che non
sono ispirati da Dio ma frutto solo della fantasia umana. Ora i Libri Canonici
comprendono i testi dell'Antico Testamento e quelli del Nuovo Testamento come
sono inseriti nella nostra Bibbia Cattolica e come tali devono essere
riconosciuti e apprezzati. Mentre i libri apocrifi non hanno un valore di verita'
rivelata. Da qui consegue che sia l'Antico sia il Nuovo Testamento hanno per
autore l'unico Dio, il quale si e' rivelato prima al popolo di Israele e poi,
nella pienezza dei tempi, con la venuta di Cristo verbo incarnato, si e' rivolto
a tutti gli uomini. Percio' non si puo' separare l'Antico dal Nuovo Testamento,
come se l'Antico fosse stato rivelato da un Dio diverso dal Dio del Nuovo
Testamento, distinguendo il Dio cattivo dell'antica alleanzae il Dio buono
rivelato da Gesu'. Questa e' stata un'eresia antica, sostenuta da Marcione fin dai
primi secoli del Cristianesimo. Ma la Chiesa l'ha condannata e percio' non si
puo'
accettare. In effetti, se si legge attentamente e con i criteri sopra indicati,
la Bibbia ha una coerenza e una continuita' meravigliosa e si vede bene come la
rivelazione di Dio ha seguito un cammino di approfondimento e chiarificazione
fino a Cristo, ma non si puo' parlare di una diversificazione o di un cambiamento.
L'unico Dio e' il Dio di Abramo di Isacco e di Giacobbe come anche il Dio di
Gesu'
Cristo, rivelatosi come Padre e Figlio e Spirito Santo. Quanto alla tua
precisazione che mi poni per una chiarificazione, ti dico sinceramente che le
questioni sociali umane non costituiscono per se stesse il contenuto del
messaggio Evangelico. Questo riguarda essenzialmente la salvezza dell'uomo
attraverso l'opera salvifica di Cristo e la rigenerazione della creatura umana
in figlia di Dio, dopo essere stata liberata dal peccato e dalla morte. Pertanto
tutte le questioni concrete vengono viste, illuminate e risolte alla luce di
questo messaggio fondamentale che riguarda la vita umana nel suo insieme dalla
nascita alla morte e alla vita eterna. Insieme concerne la storia degli uomini
dal suo inizio fino al compimento finale che avverra' con la venuta gloriosa di
Cristo Signore alla fine dei tempi. Si puo' dire che il Vangelo si riflette sulla
concretezza delle situazioni umane per sorreggerle e condurle su questa
traiettoria di valore eterno e non puo' lasciarsi restringere ai soli orizzonti
terreni.
Spero di esserti stato utile e chiaro. Tuttavia l'argomento e' molto vasto e
richiederebbe una trattazione lunga e ben strutturata. Ho cercato solo di dare
alcune linee di orientamento di base."