Don Renzo risponde
Perche' per giungere alla comunione con Dio dobbiamo attraversare la morte?
Perchè per giungere
alla comunione sincera con Dio dobbiamo attraversare la morte dell'uomo vecchio
non può il Signore sopraggiungere prima perchè certe situazioni ti fanno stare
male nell'anima incapaci di credere in un Dio che è padre buono? Come si può
fare?
Cettina
DON RENZO RISPONDE
Cara Cettina,
la tua domanda richiede 2 chiarificazioni. La prima riguarda la situazione della
creatura umana dopo il peccato originale, che ha causato in lei e nel mondo un
grande disordine e una parziale schiavitù del peccato e della morte. Per
liberarci da questa opprimente situazione non esiste altra strada che quella di
sconfiggere tale schiavitù e trovare la vera libertà interiore dei figli di Dio.
La morte in effetti si può considerare sia a livello spirituale sia a livello
fisico, ma ambedue sono tra loro collegate. Per questa ragione è necessario
passare attraverso la morte spirituale con il rinnegamento del proprio orgoglio
e il rifiuto del peccato per affrontare poi la morte fisica quale conclusione
totale e ultima di questo passaggio dalla morte alla vita, dalla schiavitù alla
libertà. La seconda chiarificazione costituisce il sostegno e l'aiuto che Dio ci
ha donato per attuare questo difficile passaggio, come tu stessa affermi. Tale
aiuto è venuto a noi nell'evento del Verbo di Dio incarnato, cioè con la venuta
di Gesù Cristo. Egli facendosi uomo, ha preso su di se tutti i nostri peccati e
li ha espiati con la sua passione è morto in croce, distruggendo la schiavitù
del peccato della morte con la sua risurrezione. Lui diventa così la fonte da
cui zampilla la grazia divina e la potenza del suo Spirito in forza dei quali
possiamo superare agevolmente quel passaggio umanamente faticoso. Per cui, cara
Cettina, non è impossibile all'onnipotenza divina fare questa trasformazione,
tuttavia essa richiede la disponibilità e la collaborazione della creatura
umana, perchè Dio non può compiere nulla senza il nostro assenzo docile e
fiducioso. Da queste due chiarificazioni segue la logica conclusione che resta
vera la grande difficoltà di morire a noi stessi, ma insieme esiste tale
supporto divino che ci consente di poterlo realizzare. Tuttavia Dio Padre usa i
suoi modi e i suoi mezzi per il nostro soccorso che non sempre sono da noi
comprensibili e facilmente accettabili. Ma lui è sempre un'amorevole pedagogo
che sa condurci sulla via giusta potendo anche trasformare il male in bene, il
peccato in grazia, la morte in vita. L'importante sta nel confidare più sulla
sua grazia che sul nostro misero sforzo umano.
Spero di averti dato una qualche precisazione per stimolare la tua speranza e il
tuo impegno. Cordiali saluti e auguri di ogni bene.
Don Renzo Lavatori