| Re: Il male dipende da ignoranza e scarsa volontà? 29 feb, 2016 | Don Renzo | | | Caro Lorenzo,
la tua domanda è piuttosto complessa, comunque cerco di darti una risposta semplice e chiara. La posizione di Socrate va completata con quella di Platone e insieme offrono il senso giusto della responsabilità umana che viene sorretta sia dalla conoscenza come dalla volontà. L’argomento è profondo perché tocca il valore del libero arbitrio umano nel suo rapporto con il male.
Certamente l’ignoranza in qualche modo giustifica l’azione malvagia che l’uomo compie, in tal senso non lo penalizza, tuttavia la persona ha il dovere di chiarire il proprio pensiero in modo da superare l’ignoranza circa i valori fondamentali dell’esistenza. Altrimenti ci può essere un’ignoranza che sia responsabile dell’impegno del soggetto umano e dunque una certa concausa dell’azione non buona.
Ma l’aspetto più importante riguarda la volontà umana che va educata e sorretta sia dalla grazia divina sia dalla propria maturazione interiore che dona una certa responsabilità e consapevolezza. Pertanto quando qualcuno compie il male, pur desiderando il bene, di fatto possiede una volontà debole e insufficiente per superare la cattiveria. Da questo punto di vista occorre tutto un cammino di sviluppo e di crescita della propria personalità in modo d’avere un buon orientamento e una buona forza d’animo per superare la difficoltà di agire secondo il bene ed evitare il male. | |
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