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Approfondimenti

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Dopo la solennità di Pentecoste si è concluso il ciclo liturgico che è iniziato con l’Avvento e il Natale di Cristo; è proseguito con il tempo quaresimale nel culmine della Pasqua di morte e di risurrezione, per compiersi con l’effusione dello Spirito Santo a Pentecoste. Da qui nasce il tempo ordinario che abbraccia il lungo periodo fino alla festa di Cristo Re. Perciò noi viviamo in questo tempo, che non significa un tempo di poco conto o insignificante ma un tempo in cui la fede, l’amore e la speranza si concretizzano nella quotidianità per prepararci al grande evento dell’incontro finale con Gesù che torna nella sua gloria regale per giudicare i vivi e i morti.
Per valorizzare questo tempo, la fonte, da cui possiamo attingere una vera luce e una forza di grazia, sta propriamente nel mistero fondamentale della nostra fede: l’unità della Natura Divina e la trinità delle Persone divine. In tal modo presentiamo alcuni spunti per vivere in comunione con il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo tutti i giorni e tutti i momenti, lieti o tristi, nella disponibilità di vivere ogni evento nel Nome delle tre divine Persone.

1. Il mistero della Trinità ci parla anche di noi, del nostro rapporto con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Infatti, mediante il battesimo, lo Spirito Santo ci ha inseriti nel cuore e nella vita stessa di Dio, che è comunione di amore delle tre Persone che si rapportano l’una all’altra e si donano l’una all’altra in una pienezza di essere. Per questo sono tre Persone distinte ma un unico Dio. Questo circolo vitale tra il Padre che genera e si dona al Figlio e il Figlio che accoglie la vita del Padre e si abbandona a Lui da sempre e per sempre, forma la loro effusione di amore con la terza persona che è lo Spirito Santo quale Persona, dono di amore eterno tra il Padre e il Figlio. Tale unione nell’amore si comunica nella creazione e nella storia ed è entrata nel mondo degli uomini per chiamare tutti a farne parte. L’orizzonte trinitario di comunione ci avvolge tutti e ci stimola a vivere nell’amore e nella condivisione fraterna, con la certezza che dove c’è amore, ivi c’è Dio.

2. In particolare con l’incarnazione del Verbo eterno di Dio, tale mistero di amore si è pienamente rivelato alle creature umane, affinché esse possano aprirsi a questa fonte di amore per essere totalmente avvolti e coinvolti. Con la sua passione e morte Cristo redentore ha comunicato agli uomini tale infinito amore con il sacrificio oblativo della propria vita fino alla morte in croce e con la sua risurrezione quale sconfitta della morte. Da quel momento si riversa sull’umanità questo fiume di grazia e di verità che raggiunge tutti gli uomini di tutti i tempi. Per noi cristiani ciò si è attuato nel giorno del nostro battesimo, quando nell’acqua e nello Spirito, siamo stati configurati a Cristo quali figli adottivi di Dio Padre e siamo stati purificati e santificati dallo Spirito Santo. Da quel momento la santissima Trinità inabita in ciascun cristiano come in un tempio. Di conseguenza siamo stati rigenerati in figli di Dio e partecipi dell’amore che intercorre tra il Padre e il Figlio, quell’amore intenso che è lo Spirito Santo e che è stato effuso in noi.

3. Ne consegue che, inseriti nella comunione trinitaria, noi viviamo una vita nuova, non più servi e schiavi del peccato, della morte e delle potenze maligne, ma trasfigurati nell’immagine di Cristo stesso Figlio di Dio incarnato e con la potenza dello Spirito Santo possiamo rapportarci a Dio come nostro Padre ed essere a Lui affidati e sottomessi quali figli docili similmente al Cristo. Se viviamo questa intima comunione tra Padre e Figlio nello Spirito Santo, noi possiamo affrontare ogni giorno gli impegni, le difficoltà, le gioie secondo questo clima di amore e di grazia. Infatti il Padre ci ama come figli suoi e noi ci rivolgiamo a Lui nella filiale confidenza e nella certezza del suo amore; con la forza dello Spirito Santo affrontiamo ogni situazione sorretti e confortati, illuminati e ammaestrati dalla sua divina sapienza; così rafforzati possiamo seguire le impronte di Gesù quale redentore e salvatore di ciascuno di noi, senza perderci sulle strade errate e tenebrose del mondo, ma confidando come Lui e abbandonandoci nelle braccia del Padre celeste.

In tal modo la nostra vita si trasforma in un vero cammino di santificazione per raggiungere il regno dei cieli e diffondere su questa terra la grazia, la gioia e la luce dell’amore trinitario. Voglia il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo accompagnarci su questa traiettoria e donarci quel sostegno di cui abbiamo estremo bisogno. A noi spetta l’apertura d’animo e la corrispondenza alla chiamata che Dio ha fatto a ciascuno di noi per essere i suoi figli scelti, amati e benedetti.

Don Renzo


 

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