C O M M E N T I
Riflessione sui Messaggi di Medjugorje di Don Renzo Lavatori
Messaggi...
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Messaggio a Marija del 25 aprile 2015
"Cari figli! Sono con voi anche oggi per guidarvi alla salvezza. La vostra anima è inquieta perché lo spirito è debole e stanco da tutte le cose terrene. Voi figlioli, pregate lo Spirito Santo perché vi trasformi e vi riempia con la sua
forza di fede e di speranza perché possiate essere fermi in questa lotta
contro il male. Io sono con voi e intercedo per voi presso mio Figlio Gesù.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
Commento teologico di Don Renzo Lavatori*
Il messaggio comporta tre aspetti fondamentali, che ne mostrano il profondo significato
vitale:
1. Il primo aspetto riguarda la nostra situazione attuale, che risulta "debole e stanca"
nella dimensione spirituale, in quanto priva dell’energia interiore propria di chi sta in comunione
con lo Spirito Santo, carente della disponibilità a compiere le opere spirituali e di avere gli
atteggiamenti di sottomissione agli impulsi buoni che lo Spirito suggerisce. In concreto
manchiamo di quel raccoglimento e quello stato di preghiera che ci consente di essere in
sintonia con Dio. Allora andiamo dietro alle faccende del mondo, in maniera caotica e nevrotica,
perdendo di vista il punto di riferimento della nostra anima e quindi rimanendo prigionieri dei
pensieri insensati e vorticosi, che ci fanno perdere la quiete del cuore e ci rendono affaticati
"da tutte le cose terrene".
2. Il secondo aspetto aiuta la nostra preghiera, al fine di restaurare un autentico rapporto
con lo Spirito Santo, invocando la sua protezione e la sua luce, la sua forza e il suo conforto,
soprattutto nel consolidamento "della fede e della speranza". Si tratta di una "lotta contro
il male", che vorrebbe attanagliare il nostro essere con i legacci malvagi dell’egoismo e
della presunzione. Una lotta non facile, ma con l’aiuto e la grazia del divino Spirito tutto diventa
possibile. Con le sole nostre forza possiamo fare ben poco, anzi un bel nulla.
3. Il terzo aspetto concerne il rapporto con Maria, nostra Madre. Ella sta vicina e
"intercede per noi" suoi figli amati. Accanto allo Spirito Santo sta la Vergine quale sua Sposa
castissima. Questo connubio tra lo Spirito e Maria costituisce una tale potenza che supera
tutte le difficoltà avverse e ci rende forti e sereni nel nostro cammino spirituale. Non
dobbiamo dimenticarci di questo mistero di amore tra lo Spirito Santo e Maria, in modo che
esso si riversi in noi e ci trasformi in figli docili alla Madre e sensibili alle movenze interiori
dello Spirito Santo. Quale gioia per il nostro piccolo cuore di essere avvolti da questo amore
immenso e consolante!
Messaggio a Mirjana del 2 aprile 2015
"Cari figli, ho scelto voi, apostoli miei, perché tutti portate dentro di voi qualcosa di bello. Voi potete aiutarmi affinché l’amore per cui mio Figlio è morto, ma poi anche risorto, vinca nuovamente. Perciò vi invito, apostoli miei, a cercare di vedere in ogni creatura di Dio, in tutti i miei figli qualcosa di buono e a cercare di comprenderli. Figli miei, tutti voi siete fratelli e sorelle per mezzo del medesimo Spirito Santo. Voi, ricolmi d’amore verso mio Figlio, potete raccontare a tutti coloro che non hanno conosciuto questo amore ciò che voi conoscete. Voi avete conosciuto l’amore di mio Figlio, avete compreso la sua Risurrezione, voi volgete con gioia gli occhi verso di Lui. Il mio desiderio materno è che tutti i miei figli siano uniti nell’amore verso Gesù. Perciò vi invito, apostoli miei, a vivere con gioia l’Eucaristia perché, nell’Eucaristia, mio Figlio si dona a voi sempre di nuovo e, col suo esempio, vi mostra l’amore e il sacrificio verso il prossimo. Vi ringrazio."
Commento teologico di Don Renzo Lavatori*
In questo messaggio si vede bene che l'aspetto fondamentale è quello con cui la Vergine chiama "apostoli miei" i suoi devoti. Cosa significa essere apostoli di Maria?
La parola "apostolo" abbraccia tre significati fondamentali: 1. Essere scelti personalmente dall'amore materno di Maria, quali soggetti singolari, uno ad uno, su cui Maria ha rivolto il suo sguardo e ci ha chiamati a stare vicino a Lei; 2. Ella ci ha accolti tra le sue braccia per farci sentire i palpiti del suo cuore materno, in modo che noi ne condividessimo i sentimenti più intimi e delicati, i desideri, la volontà, le aspettative e le speranze per la salvezza dei suoi amati figli, anche, e soprattutto, quelli più lontani e bisognosi; 3. Dopo tale condivisione del suo amore materno, Ella ci ha inviati a trasmettere sulle strade del mondo il suo ardente amore, affinché tutti possano assaporarne la dolcezza e la profondità, la tenerezza e la generosità. Solo se i cristiani entrano in tale sincero e filiale rapporto con Maria, si rendono idonei ad essere "i suoi apostoli fedeli ed efficaci", per il fatto che loro comunicano ciò che essi stessi hanno vissuto e percepito, come qualcosa di vivo e di concreto che alberga nei loro cuori. Se invece restano chiusi in se stessi, nel proprio egoismo, con il cuore insensibile e pietrificato, non possono essere suoi autentici testimoni, anche se diffondono parole e gesti di apparente amore, ma privi dell'amore totale e puro come il suo. A questo punto ci si può fare una domanda? Qual è l'oggetto centrale dell'amore materno di Maria? Quale il tesoro del suo cuore? Non vi è altra risposta che quella stessa che Ella ci offre: "l'amore verso il mio Figlio". Gesù, il suo amatissimo Figlio, il Verbo di Dio che si è incarnato nel suo grembo verginale, costituisce il centro, l'essenza, la totalità del suo immenso amore materno. Lui, Lui solo Ella ama sopra tutte le cose e per questo non può desiderare altro che tutti noi lo amiamo con il medesimo ardore. In tal modo diventiamo tutti "figli suoi", perché abbiamo "conosciuto l'amore di suo Figlio". Queste parole dovrebbero risuonare intimamente nel nostro animo per percepirne tutta l'intensità e la bellezza, la vitalità e la grandezza! Questo è "qualcosa di bello" che ciascuno di noi porta dentro di sé, anzi la cosa più bella in assoluto, di fronte alla quale ogni altra realtà passa in secondo ordine. Questo tesoro incomparabile è quello che "i suoi apostoli" dovrebbero diffondere tra le creature umane, affamate come sono dell'Amore vero e perfetto che solo Gesù possiede. Anzi la fonte da cui zampilla tale amore sta precisamente nella "Eucarestia", che contiene la presenza reale di Cristo e dalla quale attingiamo costantemente la forza, la gioia e lo slancio di riscoprire e rinnovare ogni volta l'esperienza meravigliosa di sentire in noi l'Amore che ci salva, ci guarisce e ci purifica. Di questo Amore dobbiamo renderci disponibili a testimoniarlo concretamente e vitalmente ai fratelli con cui viviamo giorno dopo giorno. Allora veramente potremo trasformare questa terra, intrisa di cattiveria e di odio, in una casa di pace e di comunione fraterna al cui centro si staglia netta e fulgida la figura di Cristo il crocifisso morto e risorto, nostra vita e nostra salvezza.
* Don RENZO LAVATORI, laureato in teologia e filosofia, membro della Pontificia Accademia di Teologia, docente di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana e altre Università ecclesiastiche di Roma. Conosciuto per numerose pubblicazioni sui temi fondamentali della fede e per le sue trasmissioni mensili a Radio Maria.
Originale sul Blog “Messaggi di Medjugorje“ http://goo.gl/Qnwh5I
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